mercoledì 22 giugno 2016

Recensione - "Piangi pure" di Lidia Ravera

Ben ritrovati amici lettori!

Oggi vi parlo di un romanzo scoperto per caso, e si, è brutto a dirsi ma io quest' autrice non la conoscevo!!! Mi perdonate? Dai può capitare....Ecco le mie impressioni su Piangi pure di Lidia Ravera edito da Bompiani pag. 366.



Sinossi: Iris ha 79 anni, una figlia intelligentissima e antipatica, che parla esclusivamente con Dio, e una nipote bellissima e ignorante, che trae vantaggio dalle passioni degli uomini. Vive sola ed è in ottima salute, ma quando, per risolvere una decorosa miseria ormai intollerabile, vende la nuda proprietà della casa in cui abita, incomincia a pensare alla morte. È perché ha scommesso sulla sua aspettativa di vita? Lo chiede a Carlo, lo psicoanalista che lavora al pianterreno e, da tre anni, prende il caffè con lei al bar di fronte. Carlo è una buona conoscenza, una consuetudine, quasi un amico. È lui che le consiglia di tenere un diario per contenere e disinnescare quei sintomi minacciosi, Iris esegue. Prima è cauta, racconta le sue paure per dominarle. Ma poi finisce per raccontare anche altro. E si scopre innamorata di Carlo. Anche questo è un sintomo, ma siamo portati a pensare che sia sintomo di una malattia giovanile. È così? Esiste una scadenza per l'eros, un inverno del nostro desiderio? Oppure è uno dei tanti stereotipi che ci obbligano a rinunciare alla vita? Contro ogni previsione Iris e Carlo vivranno la loro storia d'amore, impareranno a guardarsi l'un l'altra, e a guardare il tratto di strada che devono ancora percorrere, approfittando della luce più suggestiva. Quella del tramonto. Con "Piangi pure" Lidia Ravera racconta una storia struggente in cui l'età avanzata dei protagonisti diventa l'occasione per un rinnovato inno alla vita.


Il mio pensiero:


"Ma ...tu gli piaci? chiese, non potendosi trattenere e volendo comunque cancellare quel quadro penoso.

"Ti sembra strano vero? disse Iris, dolcemente. "Sembra strano anche a me. Mi è sembrato strano da subito. Eppure...pare proprio di si. Ancora oggi gliel' ho chiesto...Sai che cosa mi ha risposto? Il bambino non è oggetto d' amore perché è bello, è bello perché è oggetto d' amore."


Ho acquistato questo romanzo su consiglio del mio gruppo di lettura "Cuore di Libro" organizzato presso la mia libreria di fiducia. Devo ammetterlo non conoscevo nè l' autrice (che invece è stata elogiata dalle mie colleghe per i suoi precedenti, detto da loro, "Porci con le ali" divenne un vero e proprio libro-culto nei lontani anni settanta, ma io ahimè non ero ancora nata!!!), nè il romanzo (stranamente mi era sfuggito!). Quindi, non sapendo cosa aspettarmi la curiosità ha preso il sopravvento e messe da parte le altre letture mi sono buttata a capofitto tra le sue pagine.

Inizio a leggere le prime righe e... chi mi sono trovata davanti? Iris De Santis, una signora anziana di "appena" 79 anni che ha venduto il proprio appartamento in cui abitava dal 1966 con la nuda proprietà. Già da queste prime informazioni mi sono detta - una storia diversa dalle solite...vediamo un pò cosa riserva... - . Poche battute e la signora Iris mi ha conquistata! 

Il romanzo inizia sotto forma di diario, la voce narrante è quella di Iris che in prima persona ci racconta della sua vita, ma attenzione, niente di sdolcinato, scontato, banale, noioso troverete nei suoi pensieri. Attraverso l' utilizzo di questa forma, Lidia Ravera ci rende partecipe di ogni singolo pensiero che passa per la mente della protagonista. Entrare in simbiosi con Iris è semplicissimo, il suo diario ci permette di intrufolarci nella sua vita passata, attuale e futura senza filtri. I pensieri scorrono veloci come un fiume in piena, sono stata travolta dalla sua storia che ha un qualcosa di unico, speciale, reale.


Al consueto orario e al tavolino del solito bar, da tre anni Iris sorseggia il suo caffè o l' aperitivo con l' amico psicanalista C. Col tempo si scopre innamorata di Carlo, di qualche anno più giovane di lei (forse quattro), sposato con Annalisa, senza figli e MALATO! Avete capito bene, malato terminale!!! 

Accanto all' evolversi del suo amore, Iris ci racconta anche del suo trascorso. Il matrimonio con Antonio, una figlia Alice abbandonata per seguire un grande amore intenso ma destinato a durare poco e infine il suo "costretto" ritorno in famiglia. Insomma, il quadro di una donna fuori dal comune, determinata, coraggiosa, a tratti ironica nei suoi racconti ed estremamente lucida nelle sue decisioni. Questa è Iris De Santis!



beautiful:


"Il viso piccolo, i capelli bianchi raccolti nella treccia a cui non so rinunciare, un reticolo di rughe superficiali, come crepe su una vecchia tazza, di quelle che non hai il coraggio di buttare via, perché un tempo, quando ogni tazza aveva ancora il suo piattino, quella tazza era parte di un servizio quasi pregiato..."





La scelta da parte dell' autrice di far slittare dalla prima persona alla terza la voce narrante mi è piaciuta! Il romanzo appare diviso in due parti, nella prima la narrazione sotto forma di diario mi ha permesso di sentirmi accanto a Iris, quasi come se fossimo nella stessa stanza sedute vicine su un divano e mi stesse raccontando la sua storia, mentre nella seconda parte, ho avuto l' impressione di stare da sola su quello stesso divano e assistere attraverso una vetro lo scorrere della storia di Iris e Carlo, immagini di un amore puro. Non so se mi sono spiegata...

Cosa ci racconta Piangi pure? Un amore tra due persone che seppur lontani dagli anni dell' adolescenza sono comunque in grado di vivere un amore unico. Mi viene da dire "diverso", è meraviglioso leggere la dedizione di Iris e l' amore sconfinato di Carlo, consapevole che il tempo a sua disposizione è ormai troppo poco. Vivere ogni singola emozione giorno dopo giorno, innamorarsi dell' "amore" nel senso più profondo e puro del termine, questo è Piangi pure.

Un romanzo che consiglio assolutamente a tutti, giovani e non, non fatevi bloccare dalla malinconia e dal velo di tristezza che queste pagine trasudano, il tutto è raccontato adottando un linguaggio elegante e raffinato, ogni singola parola è accuratamente scelta e non mancano le infinite frasi da sottolineare.  Un libro da leggere con la matita tra le dita!!! 

Il romanzo si conclude con queste due paroline, "piangi pure", il perché lo lascio scoprire a voi...buona lettura!!!


VOTO: QUATTRO ROSE


10 commenti:

  1. Io non la conoscevo nemmeno, e mica possiamo conoscere tutti! però la terrò presente per eventuali acquisti...grazie!

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    1. Ciao Nunzia, mi rincuori allora non sono l' unica! Sai quando qualcuno mi parla di un autore che non conosco rimango male perché loro pensano che da compulsiva lettrice debba conoscere tutti, magari!!!!

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  2. neanche io la conoscevo. non ho ancora capito se la storia mi attira o no.

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    1. Ciao Nancy, benvenuta sul mio blog! Se ti piacciono le storie un po malinconiche allora questo romanzo fa per te! A presto, Rosa

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  3. Ciao Rosa, non conoscevo neanch'io questo romanzo, ma mi sembra molto bello, capace di affrontare temi molto intensi, come l'amore in tarda età: me lo sono segnato!

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    1. Ciao Ariel, di storie d' amore se ne leggono tante ma in tarda età è la prima volta che mi capita, bei personaggi, se lo leggi fammi sapere! Un abbraccio!

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  4. Allora Rosa, dopo questa bellissima recensione, io ti perdonerei! Mi hai proprio messo voglia di leggerlo e premetto che anche io non conosco né autrice né romanzo. Vedo di recuperarlo subito :) Bacio

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    1. Sono felice di vedere che non sono stata l' unica a non conoscere il libro, ti ringrazio per il complimento ma mi piacerebbe tanto leggere a riguardo una tua recensione, hai un modo di scrivere curato e dettagliato che apprezzo tanto! Un abbraccio, Rosa.

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    2. Sono felice di vedere che non sono stata l' unica a non conoscere il libro, ti ringrazio per il complimento ma mi piacerebbe tanto leggere a riguardo una tua recensione, hai un modo di scrivere curato e dettagliato che apprezzo tanto! Un abbraccio, Rosa.

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  5. Amica mia che bella la tua recensione! Conoscevo già il tuo parere, ma è sempre un piacere leggere i tuoi pensieri qui a casa tua, dove puoi esprimerti liberamente.
    Sai che l'ho già recuperato e che nemmeno io conoscevo l'autrice, vedo comunque che non siamo le uniche. Ogni tanto è bello uscire dai soliti schemi, si scoprono cose nuove :-)

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