giovedì 26 aprile 2018

Novità in libreria - Maggio 2018

Ben ritrovati cari lettori, oggi volevo pubblicare una recensione ma non ci sono riuscita! Quindi, ho deciso di anticiparvi il post delle prossime uscite di maggio. Questo fine settimana starò fuori e spero di potermi dedicare alla lettura con maggiore impegno, visto che in questi ultimi giorni sono stata super incasinata!!! Ma non mi perdo di coraggio, recupererò! Vi auguro un lungo fine settimana pieno di letture e vi lascio in compagnia delle tante novità che il mese di maggio ci riserva!

Buona lettura!



Titolo: Divorare il cielo

Autore: Paolo Giordano
Editore: Einaudi
Pagine: 480
Prezzo: 22,00 euro

In libreria dal 8 maggio 2018

A dieci anni da La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano torna a raccontare la giovinezza, poi l'azzardo di diventare adulti.

Sinossi: La prima volta che Teresa li vede stanno facendo il bagno in piscina, nudi, di nascosto. Lei li spia dalla finestra. Le sembrano liberi e selvaggi. Sono tre intrusi, dice suo padre. O tre ragazzi e basta, proprio come lei. Bern. Tommaso. Nicola. E Teresa che li segue, li studia, li aspetta. Teresa che si innamora di Bern. In lui c'è un'inquietudine che lei non conosce, la nostalgia per un'idea assoluta in cui credere: la religione, la natura, un figlio. Sono uno strano gruppo di randagi, fratelli non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, carichi di nostalgia per quello che non hanno mai avuto. Il corpo li guida e li stravolge: la passione, la fatica, le strade tortuose e semplici del desiderio. Il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. E la campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent'anni, quattro vite, un amore. Coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l'altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto del mondo.

L'amicizia fra maschi, la ribellione a Dio e ai padri, il desiderio e la rivalità: Divorare il cielo è un grande romanzo sul nostro bisogno di trasgredire, e tuttavia di appartenere costantemente a qualcosa o a qualcuno. Al centro c'è una generazione colma di vita e assetata di senso, che conosce tutto eppure non si riconosce in niente. Ragazzi con un piede ancora nel vecchio millennio, ma gettati nel futuro, alla disperata ricerca di un fuoco che li tenga accesi.


Titolo: La casa in mezzo al mare
Autore: Miquel Reina
Autore: Casa Editrice Nord
Pagine: 320
Prezzo: 16,90 euro

In libreria dal 17 maggio 2018


A volte bisogna perdersi per potersi ritrovare.



Sinossi: Sembrava una domenica di luglio radiosa come poche nell’isola di Brent, un remoto pezzo di roccia vulcanica circondato da un mare freddo e ostile. Invece, gradualmente, una densa coltre di nubi ha coperto il cielo e, all’improvviso, è scoppiato un acquazzone. Harold e Mary Rose Grapes sono barricati nella loro villetta gialla, a picco sulla scogliera più alta dell’isola. Sei mesi prima, hanno ricevuto un’ingiunzione di sfratto: per lo Stato quella casetta sulla falesia, in cui la coppia di pensionati ha vissuto per trentacinque anni, non è sicura e va abbattuta. L’indomani devono lasciarla e trasferirsi nell’angusta camera di una casa di riposo. Gli scatoloni non bastano a contenere i ricordi: quella casa è tutto ciò che li lega alla memoria del figlio, perso troppo presto, e ai sogni di gioventù cui hanno da tempo rinunciato, in favore di una vita tanto rassicurante quanto noiosa. Ma ecco che, durante la notte, avviene un fatto straordinario. Un fulmine colpisce la scogliera e crea profonde crepe nella roccia. E, con un tonfo, la casa scivola sul mare. È così che i Grapes diventano due naufraghi a bordo di una casa galleggiante. È così che ha inizio il loro viaggio alla deriva in un mare irto di pericoli. Per sopravvivere dovranno affrontare insieme le avversità quotidiane, dire addio ai fantasmi del passato e dimenticare i vecchi rimorsi. Come i più grandi avventurieri, impareranno che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni e che, a volte, è necessario perdersi per riuscire a ritrovarsi.



Titolo: La Treccia
Autore: Leatitia Colombiani
Editore: Casa Editrice Nord
Pagine: 292
Prezzo: 16,90 euro

In libreria dal 3 maggio 2018


Uno straordinario caso editoriale per mesi ai vertici delle classifiche francesi. Tradotto in tutto il mondo. Vincitore del prestigioso Prix Relay.


Sinossi: INDIA. Smita è un’intoccabile; per sopravvivere, raccoglie escrementi a mani nude. Il suo è un mestiere che si tramanda di generazione in generazione, e che lei ha accettato, sopportando in silenzio. Ma sua figlia non seguirà le sue orme. No, lei andrà a scuola, imparerà a leggere e a scrivere, farà grandi cose. Per offrirle un futuro migliore, Smita sfiderà il mondo. ITALIA. Giulia adora lavorare per suo padre, proprietario dell’ultimo laboratorio di Palermo in cui si confezionano parrucche con capelli veri. Un giorno, lui ha un incidente e Giulia scopre che l’azienda è sull’orlo del fallimento. Ma lei non si scoraggia. Per salvare il laboratorio, Giulia guiderà una rivoluzione. CANADA. Sarah è un avvocato di successo. Sull’altare della carriera, ha sacrificato tutto: due matrimoni, il tempo per i figli e soprattutto per sé. Poi, però, nel bel mezzo di un’arringa, Sarah sviene e niente sarà più come prima. Per vincere la battaglia, Sarah dovrà scegliere per cosa vale la pena lottare. Smita, Giulia e Sarah non si conoscono, eppure condividono la stessa forza, la stessa determinazione nel rifiutare ciò che è toccato loro in sorte. Come fili invisibili, i loro destini s’intrecceranno indissolubilmente, dando loro la possibilità di vivere con orgoglio, fiducia e speranza.


Titolo: Le Domestiche
Autore: Jun'ichiro Tanizaki
Editore: Guanda
Pagine: 288
Prezzo: 18,00 euro

In libreria dal 10 maggio 2018


Con una scrittura vivida e cesellata, Tanizaki crea un’epopea grandiosa e trascinante all’interno di un universo squisitamente domestico.

Sinossi: Le domestiche, romanzo rimasto a lungo inedito in Occidente, è un autentico capolavoro narrativo. Ideale seguito di Neve sottile, perché ambientato nella stessa casa e nello stesso periodo, ne ribalta però completamente il punto di vista: qui il racconto passa attraverso la vita delle tante ragazze che nel corso degli anni hanno prestato servizio – prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale – presso la dimora dello scrittore Chikura Raikichi. Nonostante sia benestante, Raikichi ha una casa piccola: le domestiche condividono una stanzetta accanto alla cucina e vivono a stretto contatto con i padroni, ma proprio questo consente al capofamiglia di osservarle molto da vicino nella vita quotidiana. Lo zelo, l’entusiasmo dello scrittore nel descrivere i corpi delle giovani cameriere – le loro gambe, i piedi, la pelle liscia e diafana – rivelano un interesse permeato da una forte carica erotica. La figura del sensuale, e insieme ingenuo, Raikichi è al contempo un autoritratto ironico dell’autore e il centro di una storia commovente e ricca di sfumature sul cambiamento e la perdita. I vecchi valori e le tradizioni di inizio secolo stanno svanendo: assistiamo in queste pagine – nell’evanescente bellezza dei piccoli gesti e delle intricate relazioni – al tramonto di un intero mondo, che sarà travolto dalla marea di una nuova epoca. Con una scrittura vivida e cesellata, Tanizaki crea un’epopea grandiosa e trascinante all’interno di un universo squisitamente domestico.


Titolo: L'esercizio del distacco
Autore: Mary B. Tolusso
Editore: Bollati Boringhieri
Pagine: 126
Prezzo: 14,00 euro

In libreria dal 3 maggio 2018

Essere giovani è per sempre.
Un collegio fuori dal tempo e tre ragazzi che si amano.
Sullo sfondo, Trieste.
Una storia d’amore struggente, una scrittura unica.
La seduzione del racconto e la densità della poesia.

Sinossi: Questo romanzo ha una storia breve, ma che non lascia mai il lettore. E una volta chiuso, l’eco resta a lungo. Sono in tre: Emma, David e la protagonista. Vivono in un collegio a pochi passi da un confine immerso nei boschi e nel vento. Fuori c’è una Trieste segreta, mai nominata. Lontani dai propri genitori, i ragazzi crescono educati all’ordine e al controllo delle passioni. Il loro è un triangolo elettivo: un’amicizia più facile con l’esuberante Emma, una seducente competizione con David, il ragazzo dal cuore appuntito. I tre si amano con lo slancio incondizionato dell’adolescenza e con il terrore di abbandonarsi all’amore vero. Finché crescono tra le mura protette della scuola la vita scorre disarmante tra lo studio, lo sport e le passeggiate nei viali del parco. Non s’interrogano troppo sul loro futuro, né sul perché la loro educazione sia concepita per fronteggiare destini interminabili. Non immaginano che le loro vite, un tempo così intrecciate, si divideranno. Anni dopo a legarli rimane solo una fotografia e il mistero delle loro esistenze. Della grande amicizia con Emma, dell’amore per David e della passione per Nicolas, il giovane anarchico incontrato oltreconfine, non è rimasto quasi nulla. Eppure non si può fare a meno di inseguire quel tempo perduto, chiedendosi: a cosa erano destinati loro?

L’esercizio del distacco è prima di tutto una grande storia d’amore scritta in una prosa unica, malinconica e intrisa di poesia. Un romanzo visionario che mette in scena il più terribile dei desideri umani, quello che ci spinge a sognare un’esistenza più lunga, un amore eterno.


Titolo: Al mattino stringi forte i desideri
Autore: Natascha Lusenti
Editore: Garzanti
Pagine: 280
Prezzo: 17,60 euro

In libreria dal 10 marzo 2018

Sinossi: Emilia è ferma davanti al grande palazzo. Con lei ha solo poche valigie e i suoi due adorati gatti. Dopo aver smarrito le redini della propria vita, è lì per ricominciare: una nuova casa e nuovi inquilini da conoscere. Ma l’accoglienza che riceve non è quella che si aspettava. Emilia è stanca di saluti frettolosi e frasi di circostanza, e decide che l’unico modo per cambiare la situazione è suscitare la curiosità di chi passa ogni giorno davanti alla bacheca del condominio. Proprio lì Emilia appende mattina dopo mattina un foglio con poche righe in cui racconta sensazioni, ricordi, speranze. Senza rivelare la propria identità. Forse scrive per far sentire la sua voce in qualche modo. O forse per donare un po’ di gioia a chi rincorre la vita senza più soffermarsi sulle cose semplici. Ci deve essere qualcuno che come lei ama il colore giallo, ricorda la bicicletta su cui da bambino gli sembrava di volare o ha timore di ciò che ha perso e che non trova più. Ma così non è. Fino al giorno in cui, accanto al suo messaggio, trova una figurina da bambini. Non ha idea di chi possa essere stato, ma tutti gli indizi portano a quel bambino con la maglietta di Star Wars e un libro aperto sempre in mano. Emilia sente che sarà lui il suo primo amico nel palazzo e che poi, piano piano, riuscirà ad avvicinarsi a tutti gli altri inquilini. Anche se non è facile insegnare di nuovo al cuore a fidarsi dopo che è stato illuso tante volte. Anche se non è facile esprimere i propri desideri per condividerli con gli altri. Emilia scopre che bisogna tenerli stretti per non farli volare via.


Natascha Lusenti da anni incanta il popolo di Radio2 Rai. È amatissima sui social e il suo programma, è uno dei più apprezzati. I suoi ascoltatori chiedevano a gran voce che scrivesse un romanzo: Al mattino stringi forte i desideri racconta la storia di tutti noi quando abbiamo bisogno di ripartire da zero, spaventati e felici allo stesso tempo. Quando ci dimentichiamo che il bello della vita si può trovare nei sorrisi e negli occhi di uno sconosciuto. Nell’ingenua visione del mondo di un bambino.


Titolo: Il tuo sguardo nero
Autore: Francesco Maria Colombo
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 366
Prezzo: 16,80 euro

In libreria dal 3 maggio 2018


Sinossi: Parigi, fine Ottocento: due ragazzi crescono insieme, frequentano il bel mondo e i salotti letterari, hanno per compagni di gioco Proust, Gide e Valéry. Sono Pierre Louÿs e Marie de Heredia, il talento li destina a diventare esponenti di spicco della letteratura francese, la bellezza e il desiderio faranno di loro due amanti impareggiabili. Francesco Maria Colombo, al suo esordio narrativo, indaga le tracce di una liaison che fu clandestina, fulminea, temeraria e lacerante: interroga lettere, diari, confessioni, scie dissimulate nei romanzi, una manciata di fotografie erotiche di stupefacente modernità. Ma la sua non è solo una ricostruzione storica. È un labirinto dove la vita di Pierre e Marie si combina con il tempo presente e con il racconto autobiografico: le strade si incrociano e si diramano creando un gioco di specchi deformanti, di false prospettive, di illusioni e di interrogazioni intorno al tema dello sguardo, dell’immagine, dell’identità, della memoria involontaria, di ciò che si perde nel tempo e di ciò che misteriosamente è destinato a permanere oltre la morte. È una sciarada il cui schema coinvolge Pierre de Ronsard e Walter Benjamin, Henri Fantin-Latour e Kawabata Yasunari, la spedizione antartica del capitano Scott e un film dimenticato con Lino Ventura, in una vertigine combinatoria che si legge con il trasporto di un romanzo d’amore ma la cui soluzione è magistralmente rimandata fino all’ultima parola del romanzo, quella che tutto svela.





Titolo: Mi dicevano che ero troppo sensibile

Autore: Federica Bosco
Editore: Vallardi A.
Pagine: 240
Prezzo: 15,90 euro

In libreria dal 3 maggio 2018

Sinossi:in un mondo che urla, l'ipersensibilità è un dono sottovalutato; eppure c'è sempre più bisogno di persone creative, empatiche e capaci di ascoltare. Questo libro non insegna a diventare qualcun altro, ma a trasformare una debolezza in una forza.
«Ho sempre saputo di essere troppo sensibile. Fin da quando ero piccola mi accorgevo di non percepire le cose come gli altri bambini, ma di sentirle in maniera molto più profonda, intensa, lacerante, da qualche parte fra il cuore e la pancia. Però non riuscivo a esprimerle in nessun modo...»
È così che Federica Bosco ci introduce tra i chiaroscuri di un universo ancora sconosciuto, spesso trascurato persino dalla psicologia e dai tanti specialisti che dovrebbero occuparsi delle mille sfumature dell’animo umano. Un universo popolato da creature particolarmente ‘frangibili’, dotate di antenne che percepiscono con la potenza di radar le gioie e il dolore altrui, che si sentono diverse dai più, e spesso a disagio, che temono i rumori e qualunque stimolo violento, che si definiscono certamente 'difficili', ma anche creative, generose ed empatiche. Insomma, creature ipersensibili. Ed è nel loro mondo segreto, tra le sfumature di personalità complesse e affascinanti, tra idiosincrasie e virtù, che ci porta per mano una delle scrittrici italiane più amate, firmando un libro che è insieme un manuale e un’intima confessione, capace di dare a chi fino a oggi si è sentito solo e incompreso il coraggio, l’autostima e la forza per alzare la testa. Mettere le ali. E scoprire che quello che credevano un handicap in realtà può essere uno straordinario superpotere.




giovedì 19 aprile 2018

Recensione - "Chiedi al cielo" di Carmela Scotti

Buongiorno amici lettori, come procedono le letture?

Oggi vi lascio in compagnia di un romanzo che mi ha sorpreso positivamente, una scrittrice con un grande talento narrativo confermato in questo suo secondo lavoro. 




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"CHIEDI AL CIELO"


CARMELA SCOTTI

Casa Editrice: Garzanti

Pagine: 324, cartonato
Prezzo: 17,90 euro
Sinossi: qui


Carmela Scotti ha esordito nel 2016 con "L'imperfetta" dove suscitò un grande successo, infatti è stato finalista al prestigioso premio Calvino. Lessi molte recensioni positive e tanta era la mia curiosità riguardo a L'Imperfetta che lo acquistai e lo scaricai sul kindle, ma come spesso capita altri libri presero il sopravvento e ancora oggi aspetta paziente di essere letto. Così, appena adocchiai l'uscita imminente della sua seconda opera non ci ho pensato su due volte, convinta di fare finalmente la conoscenza di una nuova scrittrice italiana, l'ho letto e non me ne sono per niente pentita!

Vi anticipo subito che la storia che mi sono trovata davanti mi ha spiazzato in senso positivo. E' vero che mi aspettavo un romanzo dai toni forti ma non credevo che la penna della Scotti potesse crearmi dipendenza. L'autrice, infatti, è stata capace di catturare la mia attenzione dalla prima parola all'ultima, coinvolgendomi nei fatti tanto che anche a libro chiuso, pensavo sempre e comunque all'evolversi delle vicende. 

In "Chiedi al cielo" è la protagonista, insieme al fatto in sé che accade, a gettare le fondamenta per una narrazione dal ritmo serrato. Anna, mamma del piccolo Luca è sordomuta in seguito ad una grave forma di meningite contratta da bambina. Costretta a chiudersi in un mondo ovattato che esclude ogni forma di rumore, ma inconsapevole che il vero rumore non è quello che si sente con le orecchie bensì quello del cuore che quando vuole crea un gran trambusto. Ed è proprio ciò che accade a lei. Già dai primi capitoli l'autrice ci mette dinnanzi ad un atroce fatto, la scomparsa di Luca di appena nove anni uscito di casa un pomeriggio per andare dal panettiere e non fa più ritorno. Un breve tragitto di poco più di cento metri sono sufficienti per inghiottire Luca e far perdere dolorosamente le sue tracce. Da quel maledetto 27 dicembre il silenzio che avvolge Anna diventa insostenibile e l'attesa si fonde ad una disperazione straziante. Anna si ritrova con un bigliettino in mano a bussare alle porte di ogni condomino. Nessuno sa nulla, ma l'intuito di mamma la spinge a bussare insistentemente alla porta di Giona iniziando a nutrire qualche dubbio sul figlio di quest'ultimo, convinta del suo coinvolgimento. A questo punto la scomparsa di Luca lascia temporaneamente spazio ad un'altra storia. Accantoniamo per qualche capitolo il dolore di Anna e posiamo l'attenzione su Giona e il figlio Leonardo. Anche Giona come Anna è reduce da un grande dolore, prima la morte della moglie Paola per malattia, poi il dolore verso il figlio per la sua scelta inaspettata. Con la perdita della madre a cui Leonardo era molto legato, sussegue un periodo di depressione e carenza di autostima. Leonardo dal passato non semplice trova difficoltà nell'approcciarsi all'altro sesso, una serie di situazioni lo inducono quindi a fidarsi di persone sbagliate e senza scrupoli. Sarà la volontà di Giona a voler mettere ogni tassello al suo posto e scoprire chi o cosa ci sia dietro alla scomparsa del piccolo Luca e dietro agli eventi che hanno visto vittima Leonardo. 


"Chiedi al cielo" è un romanzo dove il lettore viene coinvolto emotivamente senza riserve in una trama ben congegnata grazie alle ponderate scelte compiute dall'autrice nel svelarci con parsimonia l'andamento dei fatti. Perfetto è il giusto equilibrio che l'autrice intessa tra ciò che vuole farci intendere e ciò che veramente è successo, infatti, più di una volta ha pilotato i miei pensieri verso un vicolo cieco per poi farmi ritornare indietro su i miei passi stupendomi davanti agli inevitabili colpi di scena, che certo non mancano! La Scotti ha dimostrato un grande talento nella scrittura intervallando il susseguirsi degli eventi con accurate similitudini utilizzate per descrivere fatti ma anche nell'esporre i sentimenti. Aspetto, questo, che ho particolarmente apprezzato!  
La sofferenza, il tormento e il senso di inquietudine prevale in ogni riga insieme all'amore che come da contrapposizione da lampi di luce e risveglia la speranza. Non riesco a definire questo romanzo triste perché anche se gli eventi ci inducano a pensarlo io ci ho visto altro. Una lettura ipnotica mi ha accompagnato fino all'epilogo e voltata l'ultima pagina ho tirato un sospiro di sollievo. 
Lo consiglio a chi ha voglia di leggere una storia insolita dove l'amore e la cattiveria camminano a braccetto trascinando il lettore in un vortice di mille sensazioni.



mercoledì 11 aprile 2018

Recensione - "Fai piano quando torni" di Silvia Truzzi



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FAI PIANO QUANDO TORNI


SILVIA TRUZZI

Editore: Longanesi

Pagine: 272
Prezzo: 16,40 euro
Sinossi: qui

Con "Fai piano quando torni" la Truzzi scrive un romanzo di solo donne, protagoniste di una storia dalle sfumature pastello ma dallo sfondo scuro e cupo. E' la forza di volontà del gentil sesso che consentirà di spazzare via il nuvoloso scenario per lasciar  filtrare l'arcobaleno e quegli spiragli di luce che danno tanta forza per una rinascita. 

Ci troviamo in una stanza d'ospedale con due letti occupati da due donne diversissime tra loro quanto il numero di anni che le distanzia d'età. Margherita trentaquattrenne e la signora Anna settantaseienne, metaforicamente le potremmo definire il diavolo e l'acqua santa!
Il diavolo è incarnato nella figura di Margherita, una ragazza viziata che ha avuto tutto dalla vita con estrema facilità, un caratterino per nulla accomodante e pervasa da un perenne velo di pessimismo. Margherita è scampata miracolosamente alla morte in seguito ad un incidente stradale e, malridotta si ritrova in un letto d'ospedale per ricucire non solo le ferite del corpo ma soprattutto quelle dell'anima. Mentre l'acqua santa è raffigurata nella signora Anna (che poi tanto santa non è!), un'anziana patita per le vestagliette color rosa, dai capelli platinati, bella in carne e logorroica a non finire. 
Entrambe hanno bisogno di riemergere dal precipizio dove la loro anima si è accomodata, entrambe hanno una inconsapevole necessità l'una dell'altra. Margherita e la signore Anna sono alla spasmodica ricerca, chi in un modo chi in un altro, di un appiglio, di una sicurezza, di un punto saldo da cui partire per rinascere e poi ricominciare.
La signora Anna dal passato ricco di sacrifici paradossalmente è lei a cercare un punto d'incontro con Margherita.  Le porge la sua esperienza di vita e cerca di trasmetterle un po' di quella forza di volontà che tante volte nella vita l'ha salvata.  Margherita reduce da un amore giunto al capolinea e da un lutto che fatica a superare, nonostante siano passati molti anni, si meraviglia della carica di entusiasmo della sua vicina e attraverso i suoi racconti intrisi di nostalgia e di un amore mai dimenticato inizia a vedere la sua vita da una diversa angolazione. Prendendosi per mano si raccontano confidandosi i loro segreti più reconditi.

"Fai piano quando torni" è un romanzo malinconico ma dolce allo stesso tempo. Sono di una tenerezza infinita le lettere d'amore che accompagnano l'inizio di ogni capitolo tra la signora Anna e il suo mai dimenticato amore Nicola. Lettere di una semplicità unica ma colme di amore e rispetto nonostante le strade di entrambi per uno strano scherzo del destino si siano separate.
Qualche parolina in più voglio invece spenderla sul finale che ho trovato un tantino costruito, sarà che mi ero immaginata o almeno speravo che gli eventi prendessero una piega diversa. Le ultime quindici pagine hanno in parte "sporcato" un romanzo dalla forte potenzialità narrativa scemando in un epilogo a mio parere asettico e dunque privo di coinvolgimento emotivo. 
Una storia dal retrogusto dolce amaro perfetta a chi è in cerca di un romanzo d'amore ben scritto, fluido nello stile e particolare nella trama.


giovedì 5 aprile 2018

Recensione - "Un ragazzo normale" di Lorenzo Marone

Buongiorno amici lettori! Oggi vi lascio in compagnia di un altro bel romanzo, sono strafelice di poterlo dire e orgogliosa della mia città Napoli che ho ritrovato in ogni riga di questa meravigliosa storia.

Il 22 febbraio è uscito in libreria il quarto romanzo di Lorenzo Marone, "Un ragazzo normale", edito da Feltrinelli. Sono solita correre in libreria mentre questa volta non è stato così...perché? Insomma, avevo una pila infinita di libri da leggere in attesa sulla mia scrivania e poi ho letto tante recensioni contrastanti che mi confondevano le idee. Ora, reduce dall'esperienza di Milano di non andare mai più alle presentazioni senza aver letto prima il libro, ho scombussolato tutti i miei piani librosi e ho fatto la conoscenza di Mimì. Una corsa contro il tempo per andare preparata all'incontro con Marone presso la libreria del mio paese, la Libreria Tasso.




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"UN RAGAZZO NORMALE"


LORENZO MARONE

Editore: Feltrinelli Editore

Pagine: 278
Prezzo: 16,50

Sinossi: Mimì, dodici anni, occhiali, parlantina da sapientone e la fissa per i fumetti, gli astronauti e Karate Kid, abita in uno stabile del Vomero, a Napoli, dove suo padre lavora come portiere. Passa le giornate sul marciapiede insieme al suo migliore amico Sasà, un piccolo scugnizzo, o nel bilocale che condivide con i genitori, la sorella adolescente e i nonni. Nel 1985, l'anno in cui tutto cambia, Mimì si sta esercitando nella trasmissione del pensiero, architetta piani per riuscire a comprarsi un costume da Spiderman e cerca il modo di attaccare bottone con Viola convincendola a portare da mangiare a Morla, la tartaruga che vive sul grande balcone all'ultimo piano. Ma, soprattutto, conosce Giancarlo, il suo supereroe. Che, al posto della Batmobile, ha una Mehari verde. Che non vola né sposta montagne, ma scrive. E che come armi ha un'agenda e una biro, con cui si batte per sconfiggere il male. Giancarlo è Giancarlo Siani, il giornalista de «Il Mattino» che cadrà vittima della camorra proprio quell'anno e davanti a quel palazzo. Nei mesi precedenti al 23 settembre, il giorno in cui il giovane giornalista verrà ucciso, e nel piccolo mondo circoscritto dello stabile del Vomero (trenta piastrelle di portineria che proteggono e soffocano al tempo stesso), Mimì diventa grande. E scopre l'importanza dell'amicizia e dei legami veri, i palpiti del primo amore, il valore salvifico delle storie e delle parole. Perché i supereroi forse non esistono, ma il ricordo delle persone speciali e le loro piccole grandi azioni restano.


Ho iniziato a leggere "Un ragazzo Normale" ancora con Luce (protagonista di Magari domani resto) impressa nel cuore. Ora non avevo per nulla idea di cosa aspettarmi, l'unica certezza erano l'inconfondibile stile di Marone, le sue frasi ad effetto e quella sottile ironia che contraddistingue tutti i suoi romanzi. 

Il romanzo inizia parlandoci di Mimì da adulto che ritorna a Napoli nel quartiere o meglio nel palazzo dove è nato e dove ha vissuto gli anni più significativi della sua vita per visitare un appartamento messo in vendita.

"Le case disabitate le riconosci subito, hanno addosso il profumo dell'abbandono. Si, sono la muffa e la polvere ad arrivare per prime alle narici, ma subito dopo i più attenti si accorgeranno anche di quella zaffata antica pregna di vita vissuta, di ricordi."

In realtà Mimì non deve acquistare nulla, ha solo la necessità di gettare l'ancora e crogiolarsi nella malinconia e lasciarsi sopraffare dai mille ricordi. Ora ipotizzate di vedere un film e pigiare il tasto rewind, ecco...io ho immaginato proprio questo con la vita di Mimì, una sequenza di eventi emozionanti, unici, veri che scorrono a ritroso!
Napoli 1985, la prima neve in città, una spruzzatina di candidi fiocchi bianchi ricopre ogni cosa mentre lo sguardo meravigliato di un ragazzino si affaccia sul mondo. Mimì, il protagonista de "Un ragazzo normale", ha dodici anni, vive al Vomero in un bilocale al piano terra che divide con la mamma Loredana, il papà Rosario, la sorella maggiore Bea, il nonno Gennaro e la nonna Maria. La famiglia Russo, umile, dignitosa e "attaccata" alle tradizioni, trascina il lettore nella realtà di una città che negli anni che precedono l'ondata tecnologica ci riserva ancora aneddoti di vita quotidiana genuini e spensierati. Mimì, il nostro interlocutore, in prima persona si racconta, ci parla del suo fascino verso la lingua italiana tanto da spingerlo a sfogliare il vocabolario alla ricerca di parole più assurde da sfoggiare con amici e parenti, ci coinvolge nella sua passione verso i libri e in particolar modo per i fumetti, ci rende partecipe delle sue bizzarre fissazioni come quella di collezionare i manifesti dei defunti o quella incentrata sulla continua ricerca di un vero supereroe. Mimì, nato in una famiglia povera da genitori non acculturati fa fatica ad imporre la sua personalità "fuori dal comune", ma grazie all'amicizia con colui che lui stesso reputerà un supereroe diventerà un uomo, il ragazzino ingenuo che scorrazzava tra i vicoli del suo quartiere con un paio di scarpe da ginnastica consumate e un Super Santos sotto il braccio in compagnia del suo migliore amico Sasà, lascerà il posto ad un adulto consapevole che la vita, soprattutto in una città come Napoli è tutt'altra!
Ma Lorenzo Marone non ha solo narrato la storia di Mimì, ha genialmente affiancato al protagonista la figura di Giancarlo Siani, giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra a soli 26 anni. Giancarlo Siani nel romanzo incarna la figura del supereroe agli occhi del giovane Mimì, una guida e un esempio da seguire. Ma ci tengo a precisare che "Un ragazzo normale" non è un libro su Giancarlo Siani, ma un libro con Giancarlo come lo stesso autore puntualizza nell'epilogo. 

Avrei tante cose da dire su l'ultima fatica di Lorenzo Marone, ma il resto voglio farlo scoprire a voi se avrete la fortuna di imbattervi in queste righe. L'autore con il suo stile al limite dell'ironia, frizzante ricco di  frasi da sottolineare per poi rileggere crea un rapporto empatico con i suoi personaggi e ci fa innamorare della storia. Prima Cesare, poi Erri, penultima Luce ed infine Mimì con il suo supereroe, ci descrive una Napoli dalle mille contraddizioni, dai mille colori e odori. Il dialetto, presente anche in questo ultimo romanzo, sottolinea i tratti inconfondibili di una prosa che nella sua eleganza ci regala storie velate di malinconia, piene di vita vissuta e ricca di sfumature che solo Napoli nella sua unicità può concedersi.
Negli anni ottanta avevo appena un paio di anni ma i proverbi che il nonno Gennaro elargisce e le figure di contorno come donna Concetta, il salumiere o ancora il senzatetto Matthias ho avuto l'impressione di vederli, forse perché Napoli è ancora piena ti tutto questo e tanto ancora!

"Perché alla fine di quella terribile e magnifica estate capii che gli unici superpoteri a disposizione di noi poveri umani sono i rapporti che riusciamo a costruirci, gli amori, le amicizie, gli affetti. Sono la qualità di queste relazioni a fare la differenza fra chi è  super e chi, forse, lo è un po' meno."

lunedì 2 aprile 2018

Novità in libreria - Aprile 2018

Felice lunedì amici lettori! 

Buona pasquetta a tutti e mi raccomando insieme al panino, alla pastiera e al casatiello non vi dimenticate di mettere nella borsa un bel libro! I primi giorni del mese per me sono dedicati alle prossime uscite. Cosa ci attende sugli scaffali delle nostre librerie? Scopriamolo insieme!
Buona lettura!





Titolo: Una frase, un rigo appena

Autore: Manuel Puig
Editore: SUR. Nuova serie
Prezzo: 16,50 euro

In libreria dal 14 aprile 2018

Sinossi: Juan Carlos Etchepare è un uomo bellissimo. Intorno a questo dongiovanni di procincia, da tempo marchiato dalla tisi, si intrecciano le vicende di un universo femminile che frequenta i cinema, ascolta gli sceneggiati radiofonici e le canzonette alla moda nel tentativo di trovare quella stessa musica nella vita reale. C'è Nené, la fidanzata tradita; Mabel, l'amante ricca e libertina; la vedova Di Carlo, pronta a rompere ogni convenzione sociale pur di stare accanto all'uomo che desidera; e Celina, la sorella di Juan Carlos, ormai considerata da tutti una zitella facile. Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1971 e qui riproposto nella traduzione di un grande ispanista come Angelo Morino, Una frase, un rigo appena è una rivisitazione letteraria del classico feulleton; un romanzo in cui Manuel Puig fa quello che sa fare meglio: registrare frammenti di vita che tendono a passare inosservati - conversazioni private, album fotografici, verbali di polizia, lettere e diari -, raccontando la provincia argentina degli anni Trenta, con le sue ipocrisie e le sue contraddizioni, e regalandoci al tempo stesso una storia dal sapore universale.


Titolo: All'ombra di Julius
Autore: Elizabeth Jane Howard
Editore: Fazi Editore
Pagine: 450
Prezzo: 20,00 euro

In libreria dal 9 aprile 2018

Sinossi: Londra, anni Sessanta. Sono trascorsi vent’anni da quando Julius è venuto a mancare, ma il suo ultimo gesto eroico ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi gli era vicino. Emma, la figlia minore, ventisette anni, lavora nella casa editrice di famiglia e non mostra alcun interesse verso il matrimonio. Al contrario, Cressida, la maggiore, è troppo occupata a struggersi a causa dei suoi amanti, spesso uomini sposati, per concentrarsi sulla carriera di pianista. Nel frattempo Esme, la vedova di Julius, ancora attraente alla soglia dei sessant’anni, rifugge la solitudine perdendosi nella routine domestica della sua bellissima casa color rosa pesca. E poi c’è Felix, ex amante di Esme e suo unico vero amore, che l’ha lasciata quando il marito è scomparso e torna in scena dopo vent’anni di assenza. E infine Dan, un estraneo. Le tre donne e i due uomini, legati da un filo che solca presente e passato, si ritrovano a trascorrere un fine settimana tutti insieme in campagna: caratteri e personalità, segreti e lati nascosti, emergeranno attimo dopo attimo in queste giornate intense, disastrose e rivelatrici, sulle quali incombe, prepotente, l’ombra di Julius.



Titolo: La sera delle promesse
Autore: Lorraine Fouchet
Editore: Garzanti 
Pagine: 240
Prezzo: 17,90 euro

In libreria dal 5 aprile 2018

Sinossi:L’ultima promessa che Jo fa alla moglie è la più difficile da mantenere: la promessa di un futuro migliore. Un futuro migliore per i loro figli sempre più persi in esistenze incolori. Ma Jo non sa da dove cominciare perché si è dedicato totalmente alla carriera a scapito di un vero legame con loro. Dopo averli riuniti tutti insieme nella loro casa in Bretagna per la prima volta dopo anni guarda i suoi figli negli occhi e vede la malinconia di cui parlava sua moglie. Vede nello sguardo di Cyrian il rimpianto per un matrimonio che sembra basarsi ormai solo sulle convenzioni e per il mancato rapporto con sua figlia. Vede nell’apparente freddezza di Sarah e nella sua voglia di rimanere da sola una ferita del cuore che non si è mai ricucita. Per tenere fede alla parola data, Jo deve aiutarli a credere di nuovo nell’amore e a non aver paura dei propri sentimenti. Deve scoprire di nuovo cosa vuole dire essere un padre e tornare nelle loro vite provando a rimetterli sulla strada verso la serenità. Piano piano, grazie a lui, Cyrian scopre che in fondo è ancora innamorato della moglie e che per parlare con la figlia basta farle arrivare il suo affetto. E Sarah non ha più paura di lasciarsi andare e affidarsi a qualcuno. Perché non c’è niente di più forte di quello che lega una famiglia per ritrovare sé stessi e non sentirsi più soli. Perché non è mai troppo tardi per regalare un sorriso che illumina il futuro di sfumature inaspettate. La sera delle promesse grazie al passaparola dei lettori dalla Francia ha conquistato tutto il mondo. A pochi giorni dall’uscita ha subito dominato le classifiche. Un romanzo che insegna a guardare la vita da un nuovo punto di vista. A volte basta solo cambiare prospettiva per riscoprire la magia di quello che si ha o di quello che è proprio accanto a noi anche se non riuscivamo a vederlo.




Titolo: Due estati

Autore: Thomas Williams

Editore: Nutrimenti
Collana: Greenwich
Pagine: 464
Prezzo: 20,00 euro

In libreria dal 5 aprile 2018

Sinossi: La storia d'amore fra due giovani e il loro ingresso nell'età adulta, sullo sfondo di una nostalgica America di metà Novecento. Due estati narrate in parallelo: una duplice storia di formazione, femminile e maschile, che diventa spaccato di un'epoca e di una generazione. L'ultimo romanzo, finora inedito in Italia, pubblicato da Thomas Williams, voce singolare della letteratura americana del Novecento, scrittore amato da autori come Stephen King, John Irving e Andre Dubus III, autore dell'acclamato "I capelli di Harold Roux", vincitore del National Book Award.




Titolo: Lunissanti

Autore: Anna Melis
Editore: Frassinelli
Pagine: 300
Prezzo: 17,90 euro

In libreria dal 17 aprile 2018

Sinossi: È la mattina di Lunissanti del 1918 quando la famiglia Cherchi al completo attraversa i campi per attendere alla messa. Lauretta, la più piccola delle sei figlie, osserva con ammirazione e affetto la sorella Ada e il cugino Andrea chiacchierare e poi sparire, nel brusio sconvolto e generale del paese. Ada è una quattordicenne ingenua e sognatrice; non ha capito la portata di ciò che ha fatto, né ha idea di cosa l'aspetti una volta a casa. Nel paesino sardo di campagna vigono ancora le "regole" di una superstizione quasi medievale. Giugno 1922. Un'alluvione si abbatte su Castelsardo, spazzando via il tetto di Casa Cherchi e trascinando lungo il fiume il corpo inerme di un fuggiasco. Ada lo salva e, nonostante lui sia in coma e lo veda solo per pochi giorni, se ne innamora. Niente e nessuno riuscirà a convincerla di non perdere la propria vita dietro un fantasma. Nemmeno il dottor Manca che la seguirà durante i crolli nervosi e le malattie. Solo il ritorno del ragazzo e lo scontro con la realtà costringerà Ada a guardare con lucidità dentro al suo cuore.


Titolo: L'amica perduta e ritrovata
Autore: Julie Buntin
Editore: Frassinelli
Pagine: 300 
Prezzo: 17,90 euro

In libreria dal 3 aprile 2018


Sinossi: Con questo romanzo, Julie Buntin ha segnato uno degli esordi più interessanti della letteratura americana degli ultimi anni; ma la notorietà, per questa giovane autrice del Michigan, era già arrivata, in seguito alla pubblicazione da parte della rivista The Atlantic di un suo saggio, intitolato She's Still Dying on Facebook («Lei sta ancora morendo su facebook»), nel quale indagava con rigore, passione e commozione il tema della morte nell'epoca dei social network, che trasformano il lutto in una dimensione perpetua, una reiterazione infinita del dolore. E questo è anche il tema de L'amica perduta e ritrovata, che racconta la storia di una di quelle amicizie che possono esistere solo tra ragazze adolescenti, come sono Cat (Catherine) e Marlena. Cat è appena arrivata a Silver Lake, sul lago Michigan, da Detroit, dopo il traumatico divorzio dei suoi genitori. È una ragazzina timida, introversa, e traumatizzata dall'aver visto tutte le sue certezze dissolversi in poche settimane. Marlena, invece, che a Silver Lake ha sempre vissuto, è diversa: intanto, è bellissima, e soprattutto la vita l'ha già obbligata a crescere, molto, molto in fretta. Il padre produce e spaccia metanfetamina, la droga che ha fatto andare fuori di testa sua madre, oggi finita chissà dove. E Marlena ha sviluppato una forza feroce e selvaggia, che si traduce in una disperata voglia di vivere, e in un altrettanto disperata ricerca delle emozioni più estreme. Cat e Marlena troveranno nell'altra una sorta di parte mancante di sé, e la loro amicizia si rafforzerà nel pieno della tempesta adolescenziale, alimentata dall'inizio dell'uso di massa, proprio in quel periodo, dei social network. Sarà poi il destino, a cambiare le cose, a intromettersi brutalmente tra loro e a separarle. Ma sarà davvero una separazione, o la storia di Cat e Marlena si rivelerà la conferma che l'amicizia è una sola anima che abita in due corpi, un cuore che batte in due anime?



Copertina Le rose di ElizabethTitolo: Le rose di Elizabeth
Autore: Nikola Scott
Editore: Giunti
Pagine: 480
Prezzo: 15,90 euro

In libreria dal 18 aprile 2018


Sinossi: Addie ha sempre avuto un rapporto difficile con sua madre, la famosa e stimata professoressa Elizabeth Harington, di cui non si è mai sentita all'altezza, soprattutto dopo aver scelto di diventare una semplice pasticciera. Adesso che Elizabeth non c'è più, Addie non può certo immaginare che tutto quello che aveva sempre creduto di sapere su sua madre verrà messo completamente in discussione: un giorno un'estranea compare alla porta dicendo di essere la sua sorella gemella. Sta dicendo la verità? Chi era realmente Elizabeth Harington? Quale ombra si cela nel suo passato? Una borsa di Hermés, una rosa nascosta in un libro, delle vecchie foto sono gli indizi che le ritrovate sorelle Addie e Phoebe seguiranno per mettersi sulle tracce della loro storia familiare. Una storia che le porterà nella magnifica tenuta di Hartland House, nel 1958. Qui la giovane Liz viene mandata in vacanza perché si svaghi in compagnia di altri ragazzi, smettendo almeno per un po' di pensare alla madre in fin di vita. Dapprima triste e isolata, Liz comincia a confidare al suo diario le avventure di un'estate indimenticabile che cambierà per sempre il suo destino...



Titolo: La scrittrice del mistero
Autore: Alice Basso
Editore: Garzanti
Pagine: 366
Prezzo: 17,90 euro

In libreria dal 26 aprile


Sinossi: Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata che il suo datore di lavoro sa come sfruttare al meglio. Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori vienti di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare. E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce. E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori.



Titolo: Sara al tramonto
Autore: Maurizio De Giovanni
Editore: Rizzoli
Pagine: 360
Prezzo: 19,00 euro

In libreria dal 10 aprile 2018


Sinossi: Maurizio de Giovanni dà vita a un personaggio che rimarrà tra i più memorabili del noir italiano. Sara, la donna invisibile che, dal suo archivio nascosto in una Napoli periferica e lunare, ci trascina nel luogo in cui tutti vorremmo essere: in fondo al nostro cuore, anche quando è nero.

Sara non vuole esistere. Il suo dono è l'invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall'anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l'unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un'unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla.