venerdì 27 gennaio 2017

Oggi vi parlo di..."Una bambina di nome Iris Grace" di Arabella Carter-Johnson

Buon pomeriggio lettori,
oggi vi segnalo l'uscita di un meraviglioso romanzo che spero di poter leggere al più presto! Una storia vera, un amore incondizionato verso la propria figlia e un talento da coltivare, sto parlando de "Una bambina di nome Iris Grace" di Arabella Carter-Johnson, un racconto di "vita" unico nel suo genere.

Questo libro non racconta solo di un genio o di una bambina prodigio – Iris è quasi sicuramente entrambe le cose – ma soprattutto dell’amore e della forza inesausti di una madre che, con l’aiuto di una gatta eccezionale, ha restituito il sorriso alla sua bambina e alla sua famiglia.«Un talento meraviglioso.»Vanity Fair

Risultati immagini per Una bambina di nome Iris Grace libro immagine

«Da quando siamo tornati a casa con Thula, questa preziosa, magica gattina ha gettato un incantesimo su Iris. Nuove vie di comunicazione si sono aperte, canali che in precedenza temevamo
potessero restare chiusi per sempre.»


Una bambina di nome Iris Grace

Titolo: Una bambina di nome Iris Grace

Autore: Arabella Carter-Johnson
Editore: TEA - collana TEA Varia
Illustratore: Tait A.
Traduttore: Carcano C.
Data di pubblicazione: gennaio 2017
Pagine: 352
Prezzo: 18,00 euro

Sinossi: Iris Grace ha poco più di un anno quando le viene diagnosticata una forma severa di autismo. Non comunica con gli altri, alza appena lo sguardo quando i genitori le si avvicinano, un suo sorriso è una rarità.
Sua madre Arabella è disperata, ma tenta ogni strada per aprire un varco nel chiuso mondo della sua bambina. E proprio quando ogni sforzo sembra fallire, arriva in casa Thula, una gattina di pochi mesi di razza Maine Coon. L’intesa tra Iris e Thula è istantanea, evidente, miracolosa.
La bambina comunica spontaneamente e senza parole con la gatta e questo legame così particolare l’aiuta a sbocciare. Insieme a Thula, che non si allontana mai da lei, ogni giorno Iris passa ore e ore a dipingere. Perché Iris è un’artista straordinaria, dotata di uno sguardo unico sulla natura e sulle cose più piccole che si traduce in una serie di quadri bellissimi. E saranno proprio queste opere al tempo stesso misteriose e affascinanti a far conoscere al mondo la sua storia incredibile.

Sua madre Arabella è disperata, ma tenta ogni strada per aprire un varco nel chiuso mondo della sua bambina. E proprio quando ogni sforzo sembra fallire, arriva in casa Thula, una gattina di pochi mesi di razza Maine Coon. L’intesa tra Iris e Thula è istantanea, evidente, miracolosa.

La bambina comunica spontaneamente e senza parole con la gatta e questo legame così particolare l’aiuta a sbocciare. Insieme a Thula, che non si allontana mai da lei, ogni giorno Iris passa ore e ore a dipingere. Perché Iris è un’artista straordinaria, dotata di uno sguardo unico sulla natura e sulle cose più piccole che si traduce in una serie di quadri bellissimi. E saranno proprio queste opere al tempo stesso misteriose e affascinanti a far conoscere al mondo la sua storia incredibile.

Risultati immagini per Una bambina di nome Iris Grace libro immagine

Arabella Carter-Johnson è la madre di Iris Grace ed è una fotografa professionista. Nel 2008, insieme al marito Peter-Jon, si è trasferita sulle colline del Leicestershire dove era cresciuta. Nel 2009 ha dato alla luce Iris Grace e da quel momento la sua vita è cambiata per sempre. Fin dal principio Arabella ha tenuto un diario dove ha annotato ricordi, emozioni, aneddoti che ha conservato insieme a centinaia di fotografie scattate nel corso degli anni. Ha deciso di raccontare la loro storia nel suo primo libro, Una bambina di nome Iris Grace, che è diventato in breve tempo un piccolo, grande caso editoriale.



Risultati immagini per Una bambina di nome Iris Grace libro immagine

LA STORIA DI IRIS GRACE HA GIÀ FATTO IL GIRO DEL MONDO
Giornali e siti di informazione hanno raccontato la sua vita e riconosciuto il suo talento,
riprendendo immagini e video pubblicati sul canale Youtube di Iris Grace: http://bit.ly/297DqSY


Giunti alla fine la parola passa a voi lettori! Amate questo genere di letture? Vi ha incuriosito il post? Raccontatemi il vostro pensiero nei commenti, vi aspetto!!! Buone letture!

venerdì 20 gennaio 2017

Una serata in libreria #5

Buon pomeriggio lettori, come procedono le vostre letture?

Io sto leggendo "Villette" della Bronte, devo ammettere che lo trovo un pochino pesante, infatti ho deciso di alternarlo con un'altra lettura ancora da scegliere... Per ora mi godo i freddi pomeriggi invernali stando al calduccio accanto al mio caminetto in compagnia di "Charlotte".

Ma ritorniamo a noi e alla mia rubrica mensile "Una serata in libreria" che ha lo scopo di informarvi sulle letture che il mio gruppo di lettura sceglie mese dopo mese. Dicembre è volato e noi di Cuore di libro ci siamo date un nuovo appuntamento. Questa volta per poter andare all'incontro ho dovuto sfidare anche la neve! Dalle mie parti non siamo molto attrezzati e quando cade blocca tutto, viabilità compresa, ma io non potevo assolutamente mancare! Così con tanto freddo ma con il cuore caldo dalle mille parole che solo i libri sanno regalare ho rivisto le mie amiche-colleghe di lettura.

Questa volta la scelta è stata facile, insieme alla nostra dolcissima libraia abbiamo scelto "Perdutamente" di Flavio Pagano edito da Giunti, pag. 240.

Una storia vera, una malattia terribile e comune che sconvolge la vita di una famiglia napoletana, l’antidoto estremo dell’ironia.


"Mi sentivo come una foca alla deriva su un frammento di ghiaccio del pack, circondata da un branco di orche. Decisi che avrei chiesto a mia moglie di stringere i denti e pazientare. Almeno il tempo necessario a scoprire dove mia madre volesse andare la sera in cui aveva cercato di partire. Scoprirlo, e poi portarcela davvero. Quel viaggio mancato – del quale nessuno conosceva la ragione, né tanto meno la destinazione – rappresentava il suo ultimo desiderio. Dunque era sacro. Bisognava esaudirlo a tutti i costi."


Risultati immagini per perdutamente libro immagine

Sinossi: Cosa fare quando la persona che ci è più cara si ammala, lottare fino all’ultimo, sognare addirittura di sconfiggere la malattia, o accettare che il distacco è un destino ineluttabile, e che la vita continua? Perdutamente è un romanzo basato su una storia vera che si svolge in una Napoli convulsa e surreale, un inquietante modello di degenerazione metropolitana. È la storia di una famiglia – tanto allargata quanto scombinata – che si trova ad affrontare una delle emergenze più frequenti della vita di oggi: assistere l’anziana madre e nonna che si sta ammalando di Alzheimer. Tutto comincia con un viaggio che la donna ha cercato di intraprendere in segreto. Viene recuperata alla stazione, in stato confusionale, e nessuno riesce a capire dove volesse andare o da chi. È un piccolo enigma, reso più oscuro da una misteriosa lettera-testamento scomparsa, sul quale si favoleggia: vecchi amanti, luoghi sacri del passato... La malattia si aggrava, la convivenza con la donna – che dentro la sua mente è tornata bambina ai tempi del fascismo – si fa ingestibile, ma i suoi stravaganti familiari vogliono scoprire la destinazione di quel viaggio, e decidono di resistere. È l’occasione per un confronto struggente, eppure dai risvolti esilaranti, che penetra nei lati più riposti del rapporto tra genitori e figli. Ma i figli di oggi, sono davvero capaci di essere genitori o sono “figli per sempre”? Tra latitanza e inefficienza dello Stato, mentre si consuma una delirante battaglia burocratica per ottenere la pensione d’invalidità, la famiglia riscopre il proprio senso. Figli e nipoti si trasformano in “badanti estremi”, pronti a creare intorno all’anziana donna un’incredibile messinscena per realizzare il suo sogno di incontrare San Gennaro. Finché la lettera che lei aveva scritto prima di tentare invano di partire spunta fuori. Una lettera che svela tutta l’immensità dell’amore di una madre per i propri figli, e li spinge più che mai a rimanere in trincea fino all’ultimo, perdutamente accanto a lei.


L'AUTORE



Flavio Pagano (Napoli, 1962), scrittore e giornalista, è direttore del
quotidiano online NapoliStyle.it, editorialista del Corriere
Mezzogiorno-Corriere della Sera, e scrive per altri prestigiosi
quotidiani e magazine. Nel 2011 ha vinto il "Premio Elsa Morante" con il
libro Ragazzi Ubriachi. Per Giunti ha pubblicato Il campione innamorato
(scritto con A. Cecchi Paone), Perdutamente, vincitore nel 2014 del
premio "Un libro per il cinema", e Senza Paura, "Premio Selezione
Bancarella sport" 2015.


In attesa di incontrarlo personalmente in libreria (sarà ospite alla libreria del mio paese), mi butto nella sua storia definita da chi l'ha letto "meravigliosa". Le aspettative sono alte, corro a recuperare il libro e iniziare una nuova avventura! E voi che mi dite, lo conoscete? Avete mai letto qualcosa di suo? Fatemi sapere sono curiosissima!!! Buone letture!!!

venerdì 13 gennaio 2017

Recensione - "Palazzokimbo" di Piera Ventre

Buon pomeriggio lettori incantati, come va?

Prima di accompagnare mia figlia in palestra, vi lascio il mio pensiero su un romanzo di cui bisogna trovare il giusto equilibrio, quattrocentotrentadue pagine di pura napoletanità! Buona lettura!

Risultati immagini per palazzokimbo libro immagine

Titolo: Palazzokimbo

Autore: Piera Ventre
Editore: Neri Pozza collana Bloom
Pagine: 432
Prezzo: 18,00 euro
Sinossi: qui



"Mia madre è un palazzo di otto piani.
Al suo interno ci sono rampe e rampe di scale. I gradini che conducono agli scantinati non li ho mai percorsi perché, a un certo punto, una porta sbarra il passo e vieta di proseguire oltre..."

Palazzokimbo, chiamato così per via dell'enorme insegna che campeggia sul tetto è il palazzo simbolo di una Napoli di periferia. Un gigante di cemento abitato da una settantina di famiglie distribuite in tre edifici, ciascuno di otto piani. Stella D'Amore chiamata da tutti Stellì vive con la sua famiglia (composta dai nonni paterni, una zia amante dei negozi del Rettifilo e delle canzoni d'amore e un gatto chiamato Otto), all'ottavo piano. A Palazzokimbo abitano anche la Zazzà al quarto piano, una vecchietta che ogni volta che Stella la incrocia sul pianerottolo è convinta che qualcosa di terribile nasconda; la famiglia Piscopo conosciuta per i botti di Capodanno; la signora Parascandolo del terzo piano e poi ci sono le sue amiche Teresa, col fratello disabile e  con una mamma sempre malata e Filomena. La famiglia D'Amore è una comune famiglia degli anni '70, il papà lavora in fabbrica con turni estenuanti mentre la mamma si occupa della casa e dell'educazione delle figlie. Una mamma abbastanza rigida e decisa nelle decisioni. Categorica nell'impedire a sua figlia Stellì' di frequentare l'amica Consiglia, una ragazza dai capelli rossi e dall'anima ribelle etichettata non una buona compagnia, così come non vuole che la sua Stellì parli la lingua proibita, il napoletano. Una mamma sempre presente, dove il suo tempo è scandito dall'alternanza delle stagioni, le conserve di pomodoro in estate e i pranzi delle festività natalizie in inverno, e poi le tante superstizioni a cui crede, come il "malocchio" . Mi ha fatto molto sorridere l'episodio di Don Alfrè e i suoi riti. 
Da Palazzokimbo la visuale è sterile, la sopraelevata, la vetreria dove lavora il papà e la striscia di mare che in lontananza si intravede fanno da cornice ai pensieri di Stellì... pensieri prima di una bambina poi di un'adolescente. 
Stella D'Amore è una bambina ancorata alle sue origini, sa essere trasparente quando le circostanze lo richiedono e responsabile quando ce n'è bisogno. Un episodio che mi ha molto colpito è stato quando il nonno inizia ad avvertire i primi sintomi della "vecchiaia", da uomo adulto e di riferimento per la famiglia con l'avanzare dell'età ridiventa un bambino, bisognoso di cure e tanto amore. Stellì, nel suo piccolo comprende il disagio e insieme alla sorella si rimboccano le maniche e aiutano la mamma a prendesi cura del nonno. Questa parte mi ha fatto tanto riflettere. L'importanza della famiglia e del suo sacro ruolo purtroppo tende a sbiadire in una realtà dove la tecnologia prende il sopravvento ed è sempre più difficile stringere veri rapporti umani che invece sono gli unici a formarci, a farci crescere e ad aiutarci ad apprezzare l'altro.  
Ma Palazzokimbo racchiude anche un decennio che ha segnato un po' la storia, l'omicidio di Aldo Moro, il terremoto del'80 e la storia dei ragazzi del Circeo cadono come un fulmine a ciel sereno nella vita della famiglia D'Amore. L'autrice ha intrecciato la quotidinarietà di una comune famiglia ad episodi di cronaca vera, il tutto condito da simpatici proverbi in napoletano che strappano qualche sorriso.

Stella D'Amore è la voce narrante di una storia tanto realistica quanto bizzarra. Attraverso i modi di fare della famiglia D'Amore abbiamo modo di conoscere una Napoli "verace", la vera Napoli, quella di cui i mass-media e i giornalisti neanche immaginano. Perché Napoli non è solo spazzatura ma è anche e soprattutto VITA! Ai piedi del Vesuvio si dipana una città dai mille colori, strade vicoli e viuzze che pullulano di persone, venditori ambulanti che animano i mercati rionali, altarini pieni di lumini che caratterizzano i vicoli più anfratti e i ragazzi che si rincorrono nei cortili per sfuggire all'alfa dell'estate e sempre pronti a fare delle marachelle. Ognuno custodisce gelosamente un sogno, ognuno di loro ha il proprio bagaglio di vissuto, ma tutti saranno pronti ad accoglierti e farti sentire uno di loro. Napoli è così, ti ingloba, complice una cultura antica, legata a superstizioni e tradizioni tramandate da generazioni a generazioni.

Leggere Palazzokimbo è come tuffarsi in una realtà che "in realtà" non è molto lontana dai giorni nostri. Lo stile adottato dall'autrice è raffinato, elegante e ricercato quasi stona con la storia che racconta. Una prosa che emerge prepotentemente e dona al romanzo un tratto distintivo unico.
Palazzokimbo è la "Storia" non una storia. Le sue pagine vanno centellinate per poter cogliere il succo, polposo, sublime, concentrato, dolce e amaro di ritagli di vita vissuta alle pendici di un vulcano dormiente. 

E MEZZO

lunedì 9 gennaio 2017

Conosciamo l'autore....Simona Sparaco e i suoi romanzi

Buon pomeriggio lettori incantati,

dopo le lunghe festività natalizie si ritorna alla solita routine, scuola, palestra, compiti e tanto, tanto stress!

Iniziamo la settimana con una rubrica inaugurata lo scorso mese, "Conosciamo l'autore...", l'intento è quello di presentarvi un autore e le sue opere. La protagonista di questo mese è una scrittrice a me molto cara, dall'animo dolce e dal sorriso incantevole. Sto parlando di Simona Sparaco, una delle mie scrittrici preferite!

Ho avuto il piacere di incontrarla di persona la scorsa estate alla presentazione del suo ultimo successo letterario, "Equazione di un amore" presso la Libreria Tasso di Sorrento. Una presentazione molto "sentita", organizzata dal mio gruppo di lettura "Cuore di Libro" e a presentarla siamo state appunto NOI! Momenti indimenticabili impressi nel mio cuore e difficilmente da dimenticare! 
Ho cercato di racchiudere le mie sensazioni in un post, se vi va di rileggerlo vi lascio il link.

Indescrivibile è stata la mia gioia quando navigando in rete mi sono trovata davanti la cover del suo ultimo romanzo, in uscita questo mese. Non potevo non dedicarle qualche riga, i suoi romanzi meritano, scritti col cuore sono capaci di regalarci momenti unici.
Sbirciando sulla sua pagina facebook vi riporto il suo pensiero su "Sono cose da grandi":


"È il libro più intimo che abbia mai scritto. Una lettera diario rivolta a mio figlio sulle paure dei nostri tempi. La storia che c'è dentro è la storia della mia vita. Per questo sono più emozionata del solito. Le poche persone che lo hanno letto mi hanno ringraziato commosse, e già questo è tantissimo."


Libro Sono cose da grandi Simona SparacoTitolo: Sono cose da grandi
Autore: Simona Sparaco
Editore: Enaudi collana Stile Libero Big
In libreria da 24 gennaio 2017
Prezzo: 12 euro

Sinossi: È possibile spiegare a un bambino l'esistenza del male? Con voce intensa, precisa, intima, una madre guarda dentro di sé per cercare una risposta.Un giorno, davanti alla televisione, per la prima volta Simona riconosce negli occhi del figlio la paura. E non è la paura catartica delle fiabe, è quella suscitata dalla violenza del mondo. La frase usata fino ad allora per proteggerlo «sono cose da grandi» non funziona piú. Cosí decide di rivolgersi a lui, con semplicità, per dirgli ciò che sulla paura ha imparato. Ma anche per raccontargli la dolcezza di una vita quotidiana a due, tra barattoli pieni di insetti e scatole magiche dove custodire i propri desideri. Scrivendogli scopre la propria fragilità, e in questa fragilità, paradossalmente, una forza. In questo tempo incerto e minaccioso, una madre prova a decifrare il mondo per suo figlio, reinventandolo attraverso i giochi e le storie che crea ogni giorno per lui.


CONOSCIAMO SIMONA SPARACO



Simona Sparaco, scrittrice e sceneggiatrice, è nata a Roma. Dopo aver preso una laurea inglese in Scienze della Comunicazione, spinta dalla passione per la letteratura, è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo. Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola Holden di Torino. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Lovebook e, nel 2010, Bastardi senza amore, tradotto anche in lingua inglese. Nel 2013 è uscito per Giunti Nessuno sa di noi, un istantaneo bestseller del passaparola, ristampato in 21 edizioni, vincitore del Premio Roma e finalista al Premio Strega. Nel 2014 è uscito, sempre per Giunti, Se chiudo gli occhi (Premio Selezione Bancarella, Premio Salerno Libro d’Europa e Premio Tropea). Equazione di un amore è il suo ultimo romanzo.


I SUOI ROMANZI


Libro Equazione di un amore Simona Sparaco

Titolo: Equazione di un amore

Editore: Giunti Editore
Pagine: 352
Anno di pubblicazione 2016
Sinossi: qui
La mia recensione qui



Libro Nessuno sa di noi Simona Sparaco


Titolo: Nessuno sa di noi

Editore: Giunti Editore
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2014
Sinossi: qui
La mia recensione qui


Ebook Se chiudo gli occhi Simona Sparaco



Titolo: Se chiudo gli occhi

Editore: Giunti Editore
Pagine: 272
Sinossi qui




Libro Lovebook-Il teorema del tempo perso Simona Sparaco



Titolo: Lovebook - Il teorema del tempo perso

Editore: Newton Compton
Pagine: 383
Anno di pubblicazione 2013
Sinossi qui




Ebook Bastardi senza amore Simona SparacoTitolo: Bastardi senza amore
Editore: Newton Compton
Sinossi qui










Libro in inglese About Time  - Simona Sparaco

Titolo: About me

Editore: Pushkin Press
Anno di pubblicazione 2012
Pagine: 192
Sinossi qui





Spero di non aver dimenticato nulla!!! 

Ed ora inizia il conto alla rovescia, il 24 lascio tutto e corro in libreria non posso assolutamente perdermelo! E voi amata quest'autrice? Avete letto un suo libro? Vi sono piaciuti? Buone letture ...alla prossima!