martedì 31 maggio 2016

Sad Dod Project: "Il Profeta" di Giuseppe Monea

Buon pomeriggio lettori,

come va? E quasi una settimana che non pubblico un post, ma non temete col pensiero sto sempre qui, nel mio piccolo angolino virtuale! Ho da poco iniziato una nuova lettura e spero nel fine settimana di recensire Nessuno sa di noi della Sparaco! 

Nel post di oggi, invece, voglio parlarvi de "Il Profeta", thriller scritto da Giuseppe Monea è pubblicato da Sad Dog Project. Ora immagino le vostre facce sorprese, perché sicuramente vi starete chiedendo che cos' è il Sad Dog Project!

Sad Dog è il nome sotto cui un gruppo di autori emergenti si è riunito, con lo scopo di aiutarsi a vicenda nella realizzazione e pubblicazione delle proprie opere. Se vi piacciono i termini un po' antichi Sad Dog è un collettivo, una cooperativa; una forma di editoria 3.0 se invece volete essere moderni. 

Sad Dog nasce dalla passione di due autori che vogliono scrivere storie di qualità e fare in modo che vengano lette dal maggior numero di persone possibile, sfruttando i canali che i web e i nuovi media offrono. 

L' idea alla base del Sad Dog è semplice: l' autopubblicazione, il self pubblishing per i più anglofoni, è un' alternativa valida e di pari dignità alla pubblicazione tradizionale attraverso una casa editrice, a patto però che vengano mantenuti certi standard di qualità nella scrittura e nella realizzazione di quel prodotto finito che noi chiamiamo libro. Per far questo però un autore non può lavorare da solo, ma necessita della collaborazione di figure professionali diverse che lo aiutino nell' editing, nell' impaginazione, nella correzione di bozze, nella copertina e nella promozione, attività che normalmente vengono coordinate dalla casa editrice ma che nel self pubblishing sono troppo spesso trascurate.

Consci che un autore esordiente solitamente non possiede le risorse di tempo e monetarie per affrontare tutto questo da solo, è nato Sad Dog: un gruppo ristretto di autori riuniti sotto lo stesso marchio editoriale, che si stimano tra loro e si aiutano l' un l' altro leggendosi a vicenda i manoscritti, editandoli, collaborando nella promozione e in tutte le attività volte a diffondere al pubblico i propri scritti.

In Sad Dog tutti hanno uno scopo comune: migliorarsi a vicenda attraverso il confronto e far arrivare i loro scritti a un pubblico il più vasto possibile.



Titolo: Il Profeta

Autore: Giuseppe Monea

Editore: Sad Dog Project

Genere: thriller

Pagine: 66

Data di uscita: 16 gennaio 2016

Prezzo: 0,99 euro ebook - 3,49 euro cartaceo



Sinossi: Senza mai allontanarsi dalla clinica psichiatrica dov' è ricoverato, il signor Curio continua a predire decessi, dichiarando che le previsioni gli sono rivelate dagli Dei. Lo psichiatra Stefano Danari si interroga sul paziente: le sue sono allucinazioni frutto di una mente disturbata o è davvero il profeta della morte?


L' AUTORE

Giuseppe Monea è nato a Catanzaro nel 1993. Dal 2012 è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Appassionato di editoria e scrittura creativa, collabora con il web journal Il piacere di scrivere ed è fondatore del Il momento di scrivere. Ha pubblicato il racconto Diciotto e lode nell' antologia Storie d' Estate (Nativi Digitale Edizioni, 2014) ed è giudice di concorsi letterari. Legge spesso gialli e thriller psicologici, ma ama tutta la buona letteratura di genere. Potete trovarlo sul suo sito, su Facebook, Twitter e Instagram.

mercoledì 25 maggio 2016

Una serata in libreria #1

"Ci piacciono i libri ma ci piace di più la gente che li legge"


Buongiorno lettori incantati!

Come procedono le letture? Io ho quasi terminato Nessuno sa di noi di Simona Sparaco, un romanzo che tratta un tema molto delicato e non riesco a leggerlo tutto d' un fiato ma ho bisogno di pause e fa molto riflettere!

Oggi voglio condividere con voi la mia nuova rubrica, l' ho chiamata Una serata in libreria e ora vi spiego il perché! Nella mia libreria di fiducia,  Angela, la proprietaria, ha avuto la brillante idea di riunire un bel pò di lettrici compulsive e creare un gruppo, e che gruppo!!! Sono circa due mesi che ci riuniamo e ogni incontro è sempre un' immensa gioia, condividere la stessa passione, parlare all' infinito di libri, storie, personaggi ed emozioni è meraviglioso. A rendere la serata intrisa di un' atmosfera particolare sono i libri, i veri protagonisti, che ci avvolgono come se volessero proteggerci dal mondo esterno, dalle mille preoccupazioni quotidiane e ci coccolano, stanno lì in attesa di prendere parte alle nostre vite e renderla diversa. Questo è quello che provo leggendo, mi sento una persona speciale, perché ho l' opportunità di vivere tante storie...

L' obbiettivo del nostro gruppo, che prende il nome  di "Cuore di Libro" è quello di discutere ad ogni incontro del romanzo appena letto e scegliere insieme la lettura successiva. Equazione di un amore (recensione qui), è stata la lettura di aprile, confrontandoci, è piaciuta quasi a tutte, abbiamo parlato dei protagonisti ma soprattutto dell' epilogo che secondo me è il punto di forza dell' intera storia! Inoltre, abbiamo scelto i brani che andremo a leggere il 6 giugno, data in cui Simona Sparaco sarà ospite in libreria! Al solo pensiero...un' emozione mi assale, un appuntamento assolutamente da non perdere!!!

L' intento di questa rubrica è di condividere anche con voi le letture scelte, conoscere anche il vostro parere, se vi interessano, se vi incuriosiscono  o se avete già letto questi libri mi piacerebbe prendere parte al vostro pensiero. Ora basta alle chiacchiere, mi sono dilungata un pò troppo e rischio di annoiarvi, quindi passo ai fatti...

Ops, dimenticavo... per il mese prossimo, per complicarci ulteriormente la vita, abbiamo deciso di affiancare alla lettura di un romanzo contemporaneo  un classico!



Titolo: Piangi pure

Autore: Lidia Ravera

Editore: Bompiani

Pagine: 366

Prezzo: 13,00 euro

Sinossi: Iris ha 79 anni, una figlia intelligentissima e antipatica, che parla esclusivamente con Dio, e una nipote bellissima e ignorante, che trae vantaggio dalle passioni degli uomini. Vive sola ed è in ottima salute, ma quando, per risolvere una decorosa miseria ormai intollerabile, vende la nuda proprietà della casa in cui abita, incomincia a pensare alla morte. È perché ha scommesso sulla sua aspettativa di vita? Lo chiede a Carlo, lo psicoanalista che lavora al pianterreno e, da tre anni, prende il caffè con lei al bar di fronte. Carlo è una buona conoscenza, una consuetudine, quasi un amico. È lui che le consiglia di tenere un diario per contenere e disinnescare quei sintomi minacciosi, Iris esegue. Prima è cauta, racconta le sue paure per dominarle. Ma poi finisce per raccontare anche altro. E si scopre innamorata di Carlo. Anche questo è un sintomo, ma siamo portati a pensare che sia sintomo di una malattia giovanile. È così? Esiste una scadenza per l'eros, un inverno del nostro desiderio? Oppure è uno dei tanti stereotipi che ci obbligano a rinunciare alla vita? Contro ogni previsione Iris e Carlo vivranno la loro storia d'amore, impareranno a guardarsi l'un l'altra, e a guardare il tratto di strada che devono ancora percorrere, approfittando della luce più suggestiva. Quella del tramonto. Con "Piangi pure" Lidia Ravera racconta una storia struggente in cui l'età avanzata dei protagonisti diventa l'occasione per un rinnovato inno alla vita.





Titolo: Mrs Dalloway

Autore: Virginia Woolf

Editore: Newton Compton Editori

Pagine: 179

Prezzo: 5,90 euro

Sinossi: Romanzo tra i più intensi e riusciti della grande scrittrice inglese, "Mrs Dalloway" inaugura un originale modo di narrare e costituisce la prima opera in cui Virginia Woolf attinge alla propria esperienza femminile. Vi si racconta la giornata di Clarissa Dalloway, cinquantenne, esponente dell'alta borghesia londinese, impegnata a organizzare per la serata un sontuoso ricevimento nella propria casa. La protagonista esce per comprare dei fiori e nel suo itinerario scopre o intravede le esistenze di tanti sconosciuti, tra i quali lo sfortunato Septimus Warren Smith. La serata si svolge con pieno successo, anche se nel corso del ricevimento si apprende del suicidio di Septimus. L'incrociarsi di destini paralleli, ritmato dai rintocchi del Big Ben, conferisce alla narrazione un andamento musicale; nota dopo nota, frase dopo frase, il contrappunto drammatico dalla storia di Septimus spinge Mrs Dalloway, proprio grazie alla consapevolezza della fugacità e dell'"incompletezza" della nostra esistenza, a trasformare la certezza della fine in esaltazione della vita. Introduzione di Armanda Guiducci. Postfazione di Pietro Meneghelli.


Eccoci alla fine, che ne pensate? Avete mai partecipato a gruppi di lettura? L' idea di leggere lo stesso libro può essere lo spunto per affrontare romanzi diversi dal vostro genere letterario che altrimenti da sole non avreste mai letto? Curiosa del vostro pensiero vi lascio la buona giornata e vi invito, per chi vorrà, a unirsi virtualmente a noi! Un abbraccio e a presto per le recensioni!!!


venerdì 20 maggio 2016

Recensione - La lettera di Kathryn Hughes

Buon pomeriggio lettori,

eccomi finalmente qui, dopo una settimana intensa di impegni. Mercoledì è stato il compleanno della mia bimba, ha soffiato sei candeline, come passa in fretta il tempo! Ora voglio condividere con voi le mie impressioni sul romanzo d' esordio di Kathryn Hughes, La lettera, edito dalla Casa Editrice Nord, pag. 348.

Ringrazio la casa Editrice Nord per avermi gentilmente omaggiato di una copia digitale in cambio di una recensione onesta.



Sinossi: Quanto può durare un ricordo? Tina se lo chiede ogni sabato, davanti ai vestiti usati che vende per beneficienza. E se lo chiede quando, in una vecchia giacca, trova una lettera che risale al settembre 1939. E che non è mai stata spedita. Chi saranno mai Chrissie, la destinataria, e Billy, l’uomo che nella lettera implora il suo perdono? Qual è la storia che li unisce? E che ne è stato di loro? Inseguire quel ricordo ingiallito diventa ben presto per Tina una ragione di vita, l’unico modo per sfuggire a un marito violento e a un’esistenza annegata in un oceano di rimpianti. Con una passione e un coraggio che non sapeva neppure di avere, Tina inizia quindi a scavare nel passato, intrecciando ricordi arrossati dal sangue della guerra e confusi dalle nebbie del tempo. Inizia a lottare per cambiare. Per vivere, finalmente. Perché sa che aggrapparsi a quel ricordo significa non arrendersi, sfidare il destino, scommettere sulla propria felicità. E che non è mai troppo tardi per perdonare. Soprattutto se stessi. Una storia che regala un crescendo di emozioni e in cui ogni donna si può identificare; un’autrice che sa raccontare con slancio e sincerità la forza dei sentimenti: ecco perché «La lettera» ha entusiasmato i lettori di tutto il mondo, diventando in brevissimo tempo un autentico bestseller e rimanendo nel cuore di chiunque abbia trovato, nella vita dei suoi personaggi, una scintilla della cosa più preziosa in assoluto: la speranza.


Il mio pensiero:


"Nonna?"

"Si, tesoro?" disse lei, riscuotendosi dalle sue fantasticherie.

"Tu e il nonno come vi siete conosciuti?" Si alzò e prese la bambina per mano, scostandole una ciocca bionda dal viso. "Dunque vediamo un pò. E' una lunga storia..."


Chi di noi da ragazzina non ha fatto una domanda simile alla propria nonna? Stuzzicata da tanta curiosità, la bambina in questione non sa che dietro alle sue parole si cela una storia intrisa di dolore, speranza e amore.

Nonna Tina attraverso i suoi ricordi rivive un particolare periodo della sua vita...il lontano marzo del 1973. All' epoca era una giovane ragazza sposata con Rick, un uomo violento e con il vizio del bere. La vita coniugale, purtroppo per Tina, si rivela un disastro,  sempre più spesso segnata dai continui maltrattamenti di cui è vittima.  Pagherà a caro prezzo la scelta di nascondere l' evidenza e nutrire la profonda speranza di un ipotetico cambiamento da parte del marito. Ma il suo impiego come volontaria presso il Charity Shop e l' amicizia del suo unico e vero amico Graham sono i suoi unici punti fermi della sua vita, infatti, sarà la vicinanza dei suoi veri amici a rincuorare Tina nei momenti di maggiore bisogno, donandole forza e speranza.

Proprio al Charity Shop,  in un consueto sabato pomeriggio, rovistando nella pila di indumenti usati trova una giacca nella cui tasca all' interno  c' è una lettera. Spinta da un forte desiderio di conoscerne il contenuto la apre e la prima cosa che le salta all' occhio è la data. "La lettera" è stata scritta ben trentaquattro anni prima e non è stata mai imbucata! Particolare che non passa inosservato ma accresce lo stupore e la curiosità di Tina. Poche righe scritte da Billy con il cuore, in cui chiede perdono alla sua amata Chrissie... Dal momento in cui Tina si ritrova tra le mani questo piccolo foglio di carta ingiallito dal tempo, mille sono le domande che si pone e non trovano risposta. Perché questa lettera non è stata mai spedita? Cosa vogliono dire queste meravigliose parole? Cosa ne sarà stato di Billy e Chrissie? Tina sente che un filo invisibile la lega a Chrissie  (forse perché si chiama con il suo stesso nome), tanto da decidere di mettersi sulle sue traccie e consegnarle ciò che avrebbe dovuto ricevere molti anni prima. 


Dal ritrovamento della lettera il romanzo prende il volo, passato e presente si rincorrono in un crescendo di emozioni. I continui sbalzi temporali non confondono il lettore anzi se inizialmente le due storie appaiono fine a stesse verso l' epilogo  si fondono, lasciando il lettore stupito dopo aver voltato l' ultima pagina.

Le parole scorrono veloci, lo stile narrativo adottato è molto semplice e lineare tanto che la storia sembra apparire un continuo susseguirsi di vicende, coinvolgenti, senza ombra di dubbio, ma a mio parere avrei preferito più spessore!

Ho desiderato con tutto il cuore leggere questo romanzo, e a lettura terminata nonostante una trama meritevole e personaggi difficilmente da dimenticare mi ha lasciato un pò di amaro in bocca! Se consideriamo che "La lettera" è un romanzo d' esordio non ho nulla da obiettare ma ciò che io come lettrice amo riscontrare nella lettura è la cura per i particolari, amo le descrizioni di luoghi, le sfaccettature dei diversi personaggi e dell' ambientazione storica. Elementi, questi, che purtroppo non ho trovato ma che sono stati compensati dal notevole intreccio narrativo che la penna della Hughes è riuscita a tessere. A mio parere una maggiore cura nei dettagli avrebbe arricchito il romanzo! La Hughes, inoltre, tratta un argomento molto attuale, la violenza sulle donne. Tina è una delle tante donne vittime di rapporti distruttivi o meglio dire a senso unico! Si auto convince che il suo uomo può cambiare, ma l' amore che prova le annebbia la ragione e come tante nella sua condizione quando se ne accorge sarà troppo tardi! Anche Chrissie, è una vittima, ma di una violenza morale. Il padre farà di tutto per allontanarla dai suoi unici amori... scelte imposte che lasceranno il segno, delineando un percorso di vita non facile da accettare.

Sicuramente consiglio "La lettera", una storia che vi conquisterà pagina dopo pagina e quando ogni pezzo del puzzle troverà il suo posto non potete nascondere la bravura della Hughes di avervi calamitato in un groviglio di vicende ed emozioni sorprendenti!


VOTO: QUATTRO ROSE

venerdì 13 maggio 2016

Oggi vi parlo di...Il profumo delle foglie di tè di Dinah Jefferies

Ben ritrovati lettori incantati,

nella mia rubrica Oggi vi parlo di...e proprio il caso di "parlarvi" di un romanzo che mi ha letteralmente "incantata". Una cover affascinante e una trama che rispecchia i miei gusti letterari, "Il profumo delle foglie di tè" si è aggiudicato un posto nella mia infinita wishlist! Tradotto in ben 17 Paesi e numero uno in Inghilterra e definito dal Sunday Express ricco e incredibilmente evocativo, il miglior romanzo dell' anno!


"Un racconto avvincente di amore, gelosia, avidità e tragedia" Woman


Titolo: Il profumo delle foglie di tè

Autore: Dinah Jefferies

Editore: Newton Compton Editore

Pagine: 413

Prezzo: cartaceo 9,90 euro - ebook 4,99 euro

Sinossi: Londra anni Venti. Gwendolyn Hooper, giovane donna inglese appena sposata per procura, si trasferisce nella lontana isola di Ceylon per raggiungere il marito. Ma l'uomo che le viene incontro nella piantagione di tè non è lo stesso di cui si era innamorata in Inghilterra tempo addietro. Distante e indaffarato, Laurence trascorre le giornate nella piantagione, lasciando la sua sposa da sola a occuparsi della casa, della servitù e delle nuove incombenze. La grande casa coloniale, agli occhi di Gwendolyn, appare un luogo misterioso, con porte chiuse a chiave e indizi di un torbido passato: in un baule polveroso è nascosto un vecchio abito da sposa ingiallito e le ombre del giardino celano una piccola tomba... Poco tempo dopo, Gwen rimane incinta, suo marito è finalmente felice e tutto sembra andare per il verso giusto, ma c'è poco tempo per festeggiare. In sala parto la neomamma dovrà prendere una decisione terribile, di cui non potrà fare parola con nessuno, neanche con Laurence. Quando, infine, arriverà il momento della verità, Gwen sarà in grado di spiegare che cosa ha fatto e perché?


Un appassionante storia di tradimenti, colpe e segreti indicibili che avvince il lettore e non lo lascia più andare! Che dite ci buttiamo in questa storia? Io amo questo genere e sono sicura che non mi deluderà! 

mercoledì 11 maggio 2016

Novità giugno - Fazi Editore

Buongiorno cari lettori,

i giorni volano così come le settimane e i mesi, ci ritroviamo a metà mese a pensare già per il successivo e le novità che ci aspettano in libreria. Nuove storie, nuove emozioni e nuovi personaggi attendono solo noi...

Oggi vi presento alcune uscite firmate Fazi Editore, pronti con carta e penna? Scopriamole insieme!


LA BELLEZZA DI ESISTERE


Dopo L' amore della luna e Bright Star, Fazi torna alla prosa con questo scritto intenso e sincero in cui l' autenticità del racconto si fonde con una riflessione profonda sulla vita, sulla morte, sull' amore.



Titolo: La bellezza di esistere

Autore: Elido Fazi

Editore: Fazi Editore - collana Le Strade

Pagine: 250

Prezzo: 15,00 euro


Sinossi: Un uomo, alla soglia dei quarant’anni, si affaccia sulla terrazza di quella casa che è stata, ed è, della sua famiglia e si interroga sul futuro e sul presente. Siamo in un piccolo paese delle Marche nascosto in una valle all’ombra dei monti Sibillini. Il paesaggio è quello dell’infanzia: il canto degli uccelli, le montagne, gli alberi piantati da quel padre innamorato di quei luoghi e che conosce l’inglese per essere stato prigioniero degli americani durante la guerra. È l’umile e fiera Italia. La natura, però, non è soltanto un’immagine di quiete, ma la scintilla da cui nasce il racconto che si svolge tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Dalle proprie origini, pur spostandoci non ci si allontana mai veramente. Fazi, mescolando prosa e poesia con aderenza alla materia trattata nel naturale scorrere degli eventi, sembra raccontare con uno sguardo antico. E la poesia è, a ben vedere, ciò da cui il protagonista non si è mai staccato, ciò che lo radica alle sue origini, che dà un senso alla vita, alle gioie e ai dolori, agli umori e alle contraddizioni del suo carattere vitalissimo e malinconico. La poesia è quanto di «fanciullo» è rimasto vivo nella sua anima: «ama il fanciullo / che io ero nel tuo cuore, / rendimelo infine questo tuo cuore, / a me che tanto ti ho amato per tutta / la vita». La Bellezza, a cui si vorrebbe dedicare una vita intera, non è altro che questo donare a noi stessi il nostro stesso cuore. Immaginare, insomma, l’esistenza come un dono, la Grazia di un Dio che è, anche se non sappiamo cosa sia. Questa è la scommessa più alta di ogni essere umano; questa è la scommessa del protagonista de La bellezza di esistere.



FORTUNATE NOI


"Un libro davvero notevole. Non si trovano spesso romanzi di questa portata, colmi di personaggi tracciati con precisione chirurgica, un misto di commedia e tragedia che sconfina nel miracoloso, e frasi che dovrebbero stare in un museo delle frasi. Amy Bloom è sicuramente una delle scrittrici più importanti del momento, e sono certo che diventerà sempre più famosa. Scrive in modo meraviglioso e ha una visione sorprendente dell' amore, del dolore, della gioia, di ogni atto ed emozioni umani significativi." Michael Cunningham




Titolo: Fortunate noi

Autore: Amy Bloom

Editore: Fazi Editore - collana Le strade

Pagine: 300

Prezzo: 18,00 euro


Sinossi: America, anni Quaranta. Due sorellastre, Eva, schiva dodicenne abbandonata dalla madre, e Iris, ragazza fascinosa, cinica e aspirante attrice, si ritrovano inaspettatamente a convivere sotto lo stesso tetto: quello del padre Edgar, ex insegnante di letteratura inglese e vedovo da poco. Dopo l’inizio complicato, tra le due s’instaura un profondo affetto e insieme decidono di partire alla volta di Hollywood, dove Iris spera di lavorare nel mondo dello spettacolo. La ragazza piace e il lavoro non manca, ma tutto precipita quando, a una festa per sole donne, ad accorgersi di lei sarà la bellissima Rose Sawyer, attrice sulla cresta dell’onda, che diventa la sua amante: i paparazzi però sono dietro l’angolo, e in un paese dove aleggia ancora lo spettro del proibizionismo, è importante che la relazione non venga allo scoperto. Così Iris ed Eva si vedono costrette a fuggire a New York, dove devono inventarsi una nuova vita. Ma anche qui le insidie sono dietro l’angolo. In un’esistenza governata dal caso, tra riavvicinamenti col padre squattrinato, incendi, incarcerazioni, cartomanzia e rapimenti di bambini, le due ragazze cercheranno la loro strada senza perdere mai il sorriso. Sullo sfondo, i discorsi di Roosevelt, la seconda guerra mondiale e il jazz. Con una narrazione vibrante dal sapore picaresco, dove nessun risvolto è mai il più semplice e nessun personaggio è davvero ciò che sembra, Amy Bloom ci mostra come l’affetto tra sorelle sia salvifico anche quando la sfortuna è devastante e come l’estro sia la carta fondamentale per sopravvivere in un mondo come questo, imperfetto ma bello.



RITROVARSI A PARIGI


Il romanzo inedito di un grande autore russo, pubblicato con successo in tutta Europa. Considerato il migliore scrittore russo dell' emigrazione europea, viene paragonato, per forza e stile, a Proust, Kafka, Camus, Nabokov.




Titolo: Ritrovarsi a Parigi

Autore: Gajto Gazdanov

Editore: Fazi Editore - collana Le Strade

Pagine: 200

Prezzo: 15,00 euro


Sinossi: Dopo la morte della madre, Pierre Fauré lascia Parigi per trascorrere il mese d’agosto in Provenza da un vecchio amico. L’incontro con la foresta, i suoi sentieri, la sua luce, la sua immutabilità e il suo silenzio fa intuire a Pierre – un uomo semplice, contabile di una piccola impresa – l’esistenza di un regno insospettato dove il tempo, lo spazio e le sensazioni regnano sovrane. L’apparizione di Marie, emersa come un sogno sulla soglia della porta della stanza che lo ospita, finisce per convincerlo che davvero la sua vita è altrove, forse destinata a un’impresa più grande. Pierre se ne innamora e decide di portarla con sé a Parigi. Per mesi si ostina a far uscire la giovane donna dal limbo nel quale è affondata, il limbo dell’inconsapevolezza e dell’oblio. Solo un miracolo potrebbe salvarla. E il miracolo avviene: il rifiuto della disperazione e la fede nella vita di Pierre Fauré hanno avuto successo laddove la scienza si era dichiarata impotente. Marie ritrova la sua umanità, la sua memoria, il suo passato.



BRUGES LA MORTA


Uscito nel 1892, il libro fu al momento della pubblicazione uno dei più grandi best - seller del tempo. Dimenticato per gran parte del Novecento, poiché considerato disimpegnato politicamente, il libro venne riscoperto alla fine del secolo scorso e considerato unanimemente dalla critica come "un grande incanto".



Titolo: Bruges la morta

Autore: Georges Rodenbach

Editore: Fazi Editore - collana La Strada

Pagine: 120

Prezzo: 15,00 euro


Sinossi:Incapace di superare il lutto per la morte della giovane e bellissima moglie Ofelia, Hugues Viane si trasferisce, insieme ai cimeli della defunta, a Bruges, dove vive nel ricordo e nella nostalgia della donna perduta. Esce di casa soltanto quando si fa buio e passeggia tra le stradine malinconiche della città, che alimentano ulteriormente la sua tenace, invincibile tristezza. Una sera, per caso, incontra una donna, Jane Scott, che sembra la copia esatta della moglie. Con il passare del tempo, però, si rivela molto diversa da lei: capricciosa, irrequieta, futile, amante del lusso e della ricchezza, Jane ha assai poco da spartire con l’anima, la grazia, la dolcezza di Ofelia. E l’insana relazione fra i due, nutrita soltanto di false illusioni, prenderà presto una piega del tutto inaspettata. A oltre un secolo di distanza, questa storia tragica e avvincente mantiene intatta la sua fortissima capacità di suggestione, rivelandosi una lettura indimenticabile. Un libro che sembra sostare a un crocevia, condensando l’immaginazione di un’intera epoca e nello stesso tempo lanciando verso il futuro la sua provocazione fantastica. Il lettore di oggi, nutrito di cinema, potrà riconoscere in Bruges la morta, come sulla lastra di un vecchio dagherrotipo, la stessa atmosfera allucinata di un grande capolavoro di Hitchcock, La donna che visse due volte, che fu ispirato proprio da questo romanzo.



Che ne pensate? Qualche titolo stuzzica a vostra curiosità? Ritrovarsi a Parigi l' ho trovato molto interessante e poi Parigi è sempre Parigi...da eterna romanticona che sono, questo titolo non è passato inosservato! A presto amici lettori!!! Buona letture SEMPRE!



venerdì 6 maggio 2016

Recensione - "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" di Salvatore Basile

Buongiorno cari lettori,

oggi vi parlo del romanzo d' esordio di Salvatore Basile, sceneggiatore e regista napoletano, "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito", edito da Garzanti, pag. 302, in libreria dal 5 maggio!

Un grazie infinite va alla libreria del mio paese, la Libreria Tasso che mi ha dato l' opportunità di leggere questo romanzo. Prima di esporre il mio pensiero conosciamo meglio l' autore attraverso una sua breve biografia.

Salvatore Basile è nato a Napoli e vive a Roma, dove lavora come sceneggiatore e regista. Attualmente sta lavorando a due serie TV tratte dai romanzi di Maurizio De Giovanni, Commissario Ricciardi, e Chiara Gamberale, Le luci nelle case degli altri oltre ad essere lo sceneggiatore di una delle fiction più seguite, Don Matteo. Dal 2005 insegna nel Corso di Laurea Magistrale in sceneggiatura per la Televisione e il Cinema presso l' Università Cattolica di Milano.



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Sinossi: Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte s una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un pò ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella valigia, ma non promette di restituirlo. poi, sale sul treno in partenza sulla banchina.

Sono passati vent' anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l' unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell' unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano. 

Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l' ha lasciato lì per lui. C' è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.



Il mio pensiero:

Leggere un' anteprima emoziona sempre, sapere di tuffarsi nelle pagine di un romanzo ancora non pubblicato è una bella sensazione! 

Si sa, il primo impatto che si ha con un libro è la cover e il titolo. "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" ha un titolo strano ma accattivante e poi la cover dai colori caldi, con due cuori colorati che coprono il viso di un uomo e una donna...cosa ci nasconderanno? Mai, una cover è stata così azzeccata con la storia...se lo leggerete capirete il perché!

Il protagonista è Michele Airone, trent' anni appena compiuti, capelli castani che cominciano a diradarsi sulle tempie e occhi neri come una pozza di petrolio. Vive da quando è nato in una piccola stazione e come mestiere fa il ferroviere, precisamente percorre ogni sera il suo treno dal vagone di coda alla locomotiva, un' andata e un ritorno gli bastano per lustrare e raccogliere i cosiddetti "oggetti smarriti".


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All' età di sette anni, viene abbandonato dalla madre, che vede salire su quello stesso treno e non vi farà mai più ritorno. Da quel momento in poi la sua vita involontariamente cambia e il bambino allegro e spensierato si trasforma pian piano in un adulto solo e triste. L' unica cosa a tenerlo compagnia saranno gli oggetti smarriti che colleziona e tiene scrupolosamente in ordine nella sua casa. Ama stare solo con loro, Michele... smarrito nell' anima. Ma si sà, nulla avviene per caso, e una sera mentre si ritrova a fare il suo solito giro di perlustrazione, casualmente ritrova incastrato in un sedile il suo diario. Quel diario dalla copertina rossa che la madre si portò via ben 23 anni fa! 

Riaverlo nuovamente tra le sue mani lo fa tornare indietro di anni, quando il bambino allegro e spensierato credeva che la vita fosse meravigliosa e che niente al mondo potesse intaccarla, e invece... Rileggerlo è stato un terremoto per la sua anima, scossa da brividi di angoscia ma anche di ansia, l' ansia e la consapevolezza che quelle pagine lo trascineranno da sua madre.

Inizia il viaggio di Michele e col suo treno parte dalla stazione di Miniera di Mare, passa per Solombra Scalo, Prosseto e Ferrosino fino ad arrivare a  Piana Aquilana. Durante il suo breve viaggio ( il tutto si svolge in cinque giorni), saranno tante le persone che incontrerà, una signora coi capelli viola, un greco con la percezione del paradiso tutta sua, un vecchio amico d' infanzia, ognuna lascerà il segno, ognuna gli regalerà un sorriso, ognuna di loro lenirà il suo dolore trasformandolo in forza, coraggio, energia positiva.

Ovviamente non può mancare una presenza femminile che aiuterà Michele ad aprirsi e a sorridere alla vita. Elena e il suo "patto della felicità", entra a far parte della quotidianità di Michele ( come dice l' autore) con prepotenza, col suo passo leggero, con il suo sorriso e la sua incapacità a chiedere permesso. Un' anima smarrita come Michele dai discorsi sconclusionati e dal modo di fare irruente ed entusiasta.


"Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" di Salvatore Basile è una storia malinconica e piena di speranza. Il susseguirsi degli eventi ci portano a fare il tifo per Michele, pagina dopo pagina il dolore e la sofferenza si plasmano in gioia di vivere. 

Lo stile dell' autore è pulito e fluido. Ciò che ho apprezzato di più sono state le continue descrizioni dei personaggi, dei posti, persino delle emozioni, il tutto mi ha dato la sensazione di conoscere veramente i protagonisti. Elena e Michele sono persone comuni, destinati a fare i conti con la vita. Hanno paura di esporsi, uscire dal proprio guscio e affrontare la realtà. Ma, insieme trovano la strada giusta, il sentiero tanto nascosto che li libererà per sempre. Molte sono le frasi che mi hanno colpito per la profondità delle parole e  la saggezza del messaggio che l' autore ha voluto trasmettere. Le ho sottolineate e rilette più di una volta!

Michele e Elena sono due colori, due cuori dall' incessante bisogno di ritrovarsi...in fondo noi siamo anime smarrite in un mondo dove tutto sembra essere dato per scontato ma, invece, tutti abbiamo bisogno di amare e essere amati in modo autentico, la chiave per essere veramente felici!

Buona lettura!


VOTO: TRE ROSE E MEZZO


mercoledì 4 maggio 2016

Angolo ragazzi - "Lisbeth e il segreto della città d' oro" di Mavis Miller

Buongiorno lettori incantati, 

come va? Io sto leggendo in anteprima "La lettera" di Kathryn Hughes, ma di questo ve ne parlerò nel dettaglio nella recensione che spero di pubblicare per fine settimana! Oggi il post è interamente dedicato ai giovani lettori, vi parlo di un libro  per ragazzi molto carino, un ' ottima  idea regalo o semplicemente potete leggerlo insieme ai vostri piccoli. Io con la mia bimba di quasi sei anni ogni sera è quasi un rituale leggere una storia e per il momento sono molto soddisfatta, è molto curiosa e mi fa una miriade di domande! Speriamo che prenda dalla mamma ahahahah!!!

Questo post voglio che sia di incoraggiamento a tutte le mamme, zie, cugine o amici che hanno intenzione di trasmettere questa meravigliosa passione ai più piccini. Ho scelto per voi una storia carinissima, magari vi può servire da spunto!


LISBETH E IL SEGRETO DELLA CITTA' D' ORO


E se non ci fosse nulla di più speciale che essere assolutamente normali? Un incantevole viaggio nel fantastico da leggere tutto d' un fiato!




Titolo: Lisbeth e il segreto della città d' oro

Autore: Mavis Miller

Editore: DeAgostini

Genere: bambini e ragazzi

Pagine: 480

Data di uscita: 2016

Sinossi: Al di là di tutti i confini, al di là dei mari, dei fiumi, delle montagne e delle sconfinate Terre Selvagge, esiste una città magnifica. Le sue strade sono lastricate da gemme preziose, i suoi palazzi sono splendenti e le sue torri si specchiano nelle acque cristalline del Lago Smisurato. Non c' è al mondo luogo più felice della Città d' Oro, e non ci sono al mondo persone più felici dei suoi abitanti. Si, perché i lucenti sono dotati di poteri straordinari. All' età di tredici anni, vedono i capelli diventare d' oro e i piedi staccarsi dal suolo in un volo gentile. Ed è per questo che tutti i ragazzini della Città d' Oro attendono con ansia il fatidico compleanno. Tutti, compresa Lisbeth. Lisbeth che sogna di diventare grande in fretta e di frequentare il Collegio Lucente per ritrovare così Andrè, il suo amico del cuore. Qualcosa però va storto: la mattina del suo tredicesimo compleanno, Lisbeth si sveglia con i soliti capelli marroni e le solite caviglie rotonde che non si sollevano dal suolo nemmeno di un millimetro. Ma come è possibile? Forse lei non è Lucente come tutti gli abitanti della Città d' Oro? E se è davvero così, quale sarà il suo destino? Per scoprirlo la ragazzina dovrà affrontare una lunga ed emozionante avventura, al di là delle rassicuranti mura della sua città. Per conoscere il mondo e anche un pò se stessa. 



MAVIS MILLER

Mavis Miller è nata in un piccolo villaggio della Contea di Birkesnow, ma durante la sua lunga esistenza ha visitato mezzo mondo e ha vissuto in almeno cento luoghi diversi. Grande appassionata di storie, ha conosciuto da vicino le vicende incredibili delle Terre Selvagge, della Città d' Oro e dei loro abitanti. Questo è il primo, straordinario romanzo tratto dai suoi diari, appunti e note di viaggio.


Che ne pensate? Anche se è un romanzo per ragazzi non vi nascondo che è venuta voglia di leggerlo anche a me! Non vedo l' ora che la mia piccina impari a leggere da sola, tante sono le storie che l' aspettano in libreria!!!!

domenica 1 maggio 2016

Recap aprile + TBR maggio e tante chiacchiere...

Buona domenica e felice primo maggio lettori incantati,

i primi del mese sono sempre giorni di bilancio, un altro mese è volato, il tempo è sempre poco e le letture aumentano in modo vertiginoso. Come fare a stare dietro a tutto? Il blog, lasciare costantemente commenti nella blogsfera e leggere per poi scrivere una recensione, il tutto per me sta diventando un vero e proprio lavoro! Se poi ci aggiungiamo una propria vita al di fuori della blogger con tanto di bambini da seguire e mille impegni, le cose inesorabilmente si complicano e chi ne paga le conseguenze secondo voi? Ovviamente le mie letture, tutto questo per dirvi che aprile è stato un mese dove ho letto poco, con questo non voglio giustificarmi ma ho semplicemente deciso di dedicarmi al mio angolino con un pò più di leggerezza, in fondo l' idea di aprire un blog è nata dalla mia passione per la lettura e tale deve rimanere!

Detto questo, ad aprile ho letto:

- La piccola erboristeria di Montmartre di Donatella Rizzati, Mondadori, pag. 370. Una lettura piacevole e originale, per la recensione qui.

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- Equazione di un amore di Simona Sparaco, Giunti, pag. 341. Che dire, da leggere, emozionante, sorprendente, inaspettato! Recensione qui.


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- In lettura, La lettera di Katryn Hughes, in uscita il 5 maggio, omaggio digitale della Casa Editrice Nord.


NUOVE ENTRATE

- Nessuna sa di noi di Simona Sparaco - digitale

- The danish girl di David Erbershoff - digitale

- L' amore è una cosa meravigliosa di Han Suyn - omaggio C.E.


COSA LEGGO A MAGGIO?

Odio fare una lista, ma ci sono due libri che devo assolutamente leggere, La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone, già inserito nella TBR di aprile e Nessuna sa di noi di Simona Sparaco. Maggio lo voglio dedicare a lei, in attesa di incontrarla personalmente alla presentazione del suo libro nella libreria del mio paese.

Ora la parola passa a voi, quale libro vi terrà compagnia nel mese di maggio? Un abbraccio virtuale a tutti e buona lettura SEMPRE!!!!