sabato 31 dicembre 2016

Bilancio letture 2016 + buoni proprositi

Buona vigilia di Capodanno lettori incantati!

Ultimo giorno dell'anno e non possiamo iniziare il 2017 senza fare un piccolo bilancio delle cose belle e di quelle brutte, dei libri letti, dei desideri ancora non realizzati e di quelli invece che hanno visto la luce. Insomma, in queste ultime ore del 2016 tutti noi ci fermiamo un attimo a riflettere e ad augurarci tanti buoni propositi per l'anno nuovo. Tra tutti i libri letti nel 2016 ovviamente ci sono quelli rimasti nel cuore e alcuni invece che sono caduti nel dimenticatoio, vediamo insieme quale libro si aggiudica il titolo di libro dell'anno!

I ROMANZI PIU' BELLI DEL 2016

Risultati immagini per ogni mattina a jenin libro immagine"Ogni mattina a Jenin" di Susan Abulhawa è meraviglioso. Una storia stuggente basata su fatti attuali. La protagonista ci prende per mano e ci porta nella sua terra, massacrata, dilaniata dalle crudertà dell'uomo, ma Ogni mattina a Jenin è anche una storia di amore, amicizia e speranza. per la recensione qui.






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"Amiche di penna" di Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque è un romanzo epistolare tra due donne icone del romanzo ottocentesco, Emma Bovary e Anna Karenina. Per la recensione qui.












IL ROMANZO PIU' BRUTTO DEL 2016


Risultati immagini per Mabel è l'arte della falconeria libro immagine"Io e Mabel ovvero l'arte della falconeria" di Helen Macdonald è stata una lettura da dimenticare. Difficilmente lascio un libro a metà, ma questo proprio non sono riuscita a terminarlo, noioso e a tratti filosofico l'ho abbandonato a metà! Per la recensione qui.






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"Adesso" di Chiara Gamberale è stato uno dei romanzi più incomprensibili che abbia mai letto. Scelto come lettura dal mio gruppo di lettura Cuore di libro a unanime si è aggiudicato il peggior libro scritto dalla Gambelare. A cosa stava pensando mentre lo scriveva? Per la recensione qui.









IL CLASSICO PIU' BELLO DEL 2016


Risultati immagini per jane eyre libro immagine garzanti"Jane Eyre" di Charlotte Bronte è stata una lettura appassionante tanto che voglio leggere tutto di quest'autrice e spero di riuscire nell'intento nel 2017. Non ci sono parole per descrivere la bravura della Bronte! Per la recensione qui.










Amici lettori auguro a tutti voi un 2017 strepitoso, ricco di belle letture e grandi soddisfazioni. Per quanto mi riguarda vorrei dedicarmi maggiormente alle letture che amo e avere meno vincoli con il blog! Ultimamente scrivo poco, un po' per mancanza di tempo e un po' perchè mi pesa dover a forza postare qualcosa solo per non lasciare sospeso il blog per troppi giorni. Il mio motto del 2017 sarà quello di leggere prendendomi i miei tempi perchè LEGGERE è una passione non una competizione a chi legge più libri o recensisce di più, solo così riuscirò a trovare la giusta dimensione e a ritrovare il grande piacere di leggere che in questo periodo stava sciamando! Scusate, come al solito, penso di dover scrivere solo qualcosina e poi mi lascio andare...

Propositi librosi per il 2017? Leggere tutto delle sorelle Bronte comprese le biografie! E poi leggere, leggere e leggere!!! Augurissimi ci rileggiamo all'anno nuovo!!!

sabato 24 dicembre 2016

Recensione - "Ogni mattina a Jenin" di Susan Abulhawa

Buona vigilia di natale cari lettori!!!

Manca veramente poco e Babbo Natale anche quest'anno arriverà con la sua slitta carica di doni e regalerà un sorriso a tutti noi, grandi e piccini. Auguro a tutti voi un sereno e felice Natale, ricco di amore e buoni propositi ma soprattutto circondati dal calore delle vostre famiglie. 

Finalmente riesco a postare la recensione di un romanzo finito qualche giorno fa', una storia struggente e autentica che offre tanti punti di riflessione su una realtà non molto lontana dalla nostra...buona lettura!



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Titolo: Ogni mattina a Jenin

Autore: Susan Abulhawa
Editore: Feltrinelli
Pagine: 379
Prezzo: 10,00 euro
Sinossi: qui


"Rimasto solo, Yehya si chinò nel vento, soffiò delicatamente nel bocchino del suo nye e sentì la musica affiorare dai piccoli fori sotto le dita. Era stato suo nonno a insegnargli a suonare quel flauto antico e le sue melodie lo facevano pensare agli avi, alle infinite raccolte, alla terra, al sole, al tempo, all'amore e a tutto ciò che al mondo c'era di buono. Come sempre alla prima nota Yehya alzò le sopracciglia e chiuse le palpebre, come se ogni volta si stupisse della solennità che il semplice nye intagliato a mano sapeva dare al suo fiato."

Sulle note del nye (antico flauto mediorientale) voliamo in Palestina, dapprima nel villaggio di 'Ain Hod e poi nel campo profughi di Jenin. Ho voluto iniziare questa recensione riportando il pensiero sopra indicato perché per tutta la lettura mi sono immaginata il suono delicato e malinconico del nye e quest'uomo in thobe e dal capo ricoperto dalle tipiche stoffe che suona per allontanare i brutti pensieri sul futuro del suo popolo e quello dei suoi figli. Ma quest' uomo ha tutti i motivi per preoccuparsi perché ciò che accadrà sarà qualcosa di inimmaginabile!
L'autrice ci introduce negli usi e costumi del popolo palestinese descrivendoci il villaggio di 'Ain Hod e il duro lavoro dei contadini. Conosciamo la famiglia di Amal (voce protagonista del romanzo), la storia dei suoi nonni e le vite dei suoi genitori prima che si incontrassero. Amal è nata dall'amore immenso di Dalia (sua madre) e Hassan (suo padre). Amal è la terzogenita, Yussef e Isma'Il sono i suoi fratelli.
Sullo sfondo del conflitto israelo-palestinese si snodano le vicende della famiglia e degli amici di Amal. Attraverso gli occhi di Amal, dapprima bambina poi  donna, moglie e infine madre assistiamo alla devastazione di un popolo che senza un apparente colpa viene privato di tutto ciò che sia umano. La famiglia di Amal sarà costretta a trasferirsi e a vivere nelle baraccopoli del campo profughi di Jenin. Il contrasto tra i bambini che in quell'ammasso di sporcizia e devastazione si inventano giochi è disarmante, l'amore e l'amicizia camminano a braccetto tra le macerie di un popolo che fatica a sopravvivere.
Amal attraverso la sua storia ci commuove ma più di ogni altra cosa ci costringe ad aprire gli occhi e guardare da una diversa angolazione una realtà lontana a noi occidentali o fuorviata da mille informazioni. 

In "Ogni mattina a Jenin" la storia è romanzata ma i numerosi riferimenti storici sono reali. In questo l'autrice ha ben ponderato la parte romanzata da quella vera non appesantendo per nulla la lettura, anzi ha ben dosato il susseguirsi degli avvenimenti calamitando il lettore nella storia. Commozione e incredulità si alternano e un susseguirsi di emozioni si rincorrono. Personalmente ho trovato molto toccante e coinvolgente  l'infinito amore che lega Amal a suo padre Hassan. E' difficile rimanere indifferenti dinanzi a un amore così autentico. Hassan inculca alla figlia l'importanza dello studio e la passione per i libri, infatti già dai primissimi anni di vita di Amal alle prime luci dell'alba l'avvolge nel suo caldo e rassicurante abbraccio e le insegna l'amore per la cultura. Un ricordo che Amal custodirà gelosamente nel suo cuore e lo ricorderà anche molti anni dopo...Un'affermazione del papà di Amal è rimasta impressa nella mia mente, molto intensa e significativa:

"Possono portarti via la terra e tutto quello che c'è sopra, ma non potranno mai portarti via quello che sai o le cose che hai studiato".


Ho apprezzato la scelta dell'autrice di inserire nel prologo un pezzo della fine, senza anticiparci nulla e che nell'epilogo trova completezza. Inoltre la separazione del romanzo in diverse parti danno compostezza e ordine alla storia, poiché  in "Ogni mattina a Jenin" non c'è solo la storia di Amal ma anche quella dei suoi fratelli e di sua figlia Sara. 
Leggendo questo romanzo ogni corda del mio cuore è stata toccata, vibrando all'unisono, gli occhi si sono riempiti di lacrime e in alcuni punti ho chiuso il libro un po' per paura che terminasse ma soprattutto perché dovevo metabolizzare l'andamento delle varie vicende.
Romanzo dai forti contrasti, nelle sue righe si respira dolore e amore, fratellanza  e odio, speranza e rassegnazione, la storia si mescola con la cruda realtà di un mondo all'apparenza buono ma dormiente dinnanzi alle atrocità commesse dalla razza umana.
Consiglio questo libro a tutti, da leggere assolutamente, non fatevi spaventare dai toni malinconici e tristi, dai conflitti, dalle violenze e dalla sofferenza insiti nella storia, perché non è solo quello; amicizia, amore e speranza predominano in ogni riga e noi insieme ad Amal speriamo in un epilogo diverso...

"Nasciamo tutti possedendo già i tesori più grandi che avremo nella vita. Uno di questi è la tua mente, un altro è il tuo cuore. E gli strumenti indispensabili di queste ricchezze sono il tempo e la salute. Il modo in cui userai i doni di Dio per aiutare te stesso e l'umanità sarà il modo in cui Gli renderai onore".

lunedì 12 dicembre 2016

Una serata in libreria #4

Buon inizio settimana cari lettori incantati, come va?

In procinto delle festività natalizie sto cercando di leggere di più e approfittare di qualche oretta libera per dedicarmi alle letture e al blog, dopo con i bimbi a casa sarà tutto più complicato!!! Natale è sinonimo di famiglia e per noi meridionali anche infiniti e gustosi cenoni accompagnati da una grande varietà di dolci caratteristici e visite in famiglia. Insomma penso che dopo il 22 di dicembre avrò poco tempo per leggere!
Ritornando a noi, voglio aggiornarvi sulla lettura scelta dal mio gruppo di lettura "Cuore di libro" organizzato presso la libreria Tasso di Sorrento. Incontri caratterizzati dalla voglia di confrontarsi e condividere la stessa passione per i libri! Dopo aver fatto una lunga chiacchierata su "La ragazza che hai lasciato" di Jojo Moyes (lettura del mese scorso), la nostra scelta è caduta su Palazzokimbo di Piera Ventre, edito da Neri Pozza, pag.432, 18,00 euro.



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Sinossi: Nella prima metà degli anni Settanta, Stella, detta a scuola stelladamore, col nome attaccato al cognome, ha un palazzo intero per madre. A Napoli, tutti lo chiamano Palazzokimbo per via dell’enorme insegna pubblicitaria che campeggia sul tetto. Chili e chili di ringhiere, porte blindate, chiavistelli… un clangore di ferro risuona per i suoi otto piani, fino alla cima, una distesa asfaltata e ricoperta di antenne, da cui si scorge tutta la città, compresa la striscia di mare dove si erge la Saint-Gobain, la vetreria proprietaria degli appartamenti in cui vive il personale della fabbrica. Settanta famiglie di operai, come il papà di Stella, e impiegati ed elettricisti che hanno a che fare con silice, ossidi, nitrati e amianto, e rientrano a casa coi vestiti che sopra i baveri sembra vi sia uno spolvero di talco.All’ottavo piano abita la famiglia D’Amore. Ci sono i genitori, zia Marina, la sorella signorina di papà, i nonni paterni, Stella e sua sorella Angela. C’è pure un gatto, battezzato Otto, per un semplice calcolo d’aggiunta. Tanti D’Amore, e ciascuno con un passo e una voce, un modo di sbattere le porte, di strascicare i piedi, di richiudere sportelli, di calibrare il volume della televisione.Quattro piani sotto vive la signora Zazzà, che calza sempre le pantofole, indossa una quantità di stracci variopinti e cela un segreto che nessuno conosce.Quando non si aggira per Palazzokimbo, Stella trascorre il tempo incantato della sua infanzia con Consiglia, l’amica del cuore coi capelli rossi che le sfiammano lampi sulle spalle, le guance accese e la lingua velenosa.Nel ventre di Palazzokimbo penetrano, però, anche i fatti di fuori, gli eventi terribili della fine degli anni Settanta: la deindustrializzazione, il rapimento Moro, la strage di Bologna…L’esistenza dignitosa della brulicante umanità di Palazzokimbo appare allora soltanto come una fugace parentesi, e l’infanzia incantata di Stella come un breve preludio alla consapevolezza dei guasti della vita che l’età adulta dona.Finalista al Premio Neri Pozza 2015, Palazzokimbo svela il talento di una scrittrice capace di dare nuova linfa al romanzo di formazione e di restituirci con brio e impeccabile scrittura l’atmosfera dell’Italia degli anni Settanta.


L'AUTORE

Piera Ventre
Piera Ventre è nata a Napoli nel 1967. Laureata in Logopedia presso l'Università degli studi di Pisa, è specializzata come Assistente alla comunicazione Socio ordinaria e consigliera dell'Associazione di promozione sociale Comunico, collabora con le scuole di Livorno, città in cui vive dall'1987. Ha pubblicato testi brevi in raccolte antologiche e siti letterari. Nel 2011 la raccolta di racconti Alisei (Edizioni Erasmo) ha avuto una segnalazione della giuria al Premio Renato Fucini.




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Per chi non lo sapesse Palazzo Kimbo esiste davvero a Napoli, chiamato così dalla grande insegna che troneggia all'apice di piani stracolmi di vissuto. La scelta è stata unanime, personalmente dopo aver letto "Ogni mattina a Jenin" avevo proprio bisogno si ritornare nella mia Napoli! So per certa che questo libro non mi deluderà! Sicuramente tra le sue pagine troverò una Napoli dalle tante difficoltà ma dai mille colori, storie quotidiane e abitudini partenopee che mi faranno sorridere, insomma stra curiosa di conoscere gli inquilini di Palazzokimbo!











venerdì 2 dicembre 2016

Libri "natalizi"

Buon pomeriggio lettori!

Dicembre ultimo mese dell'anno ma anche il più bello, amo cullarmi in questo clima di festa fatto di canzoncine, luci, regali, sorrisi e tanto affetto. 

Oggi avevo intenzione di scrivere un post dedicato alle uscite di dicembre, poi ho cambiato idea, voglio parlarvi dei libri che parlano del Natale, ed ecco la mia personale scelta! 

Risultati immagini per canto di natale dickens libro immagineCanto di Natale - Charles Dikens - Giunti Junior - 144 pagine. Un romanzo breve di genere fantastico, scritto da Charles Dickens nel lontano 1843. Canto di Natale, una delle più famose e commoventi storie sul Natale. La versione che ho scelto per voi è quella pubblicata da Giunti, per ragazzi, scritto con caratteri più grandi e illustrato.

Quella di Charles Dickens, qui raccontata da Janna Carioli, è una delle storie più commoventi sul Natale, un romanzo che unisce alla narrazione fantastica uno sfondo di critica sociale e impegno contro le ingiustizie della povertà.
Che scocciatura il Natale per Ebenezer Scrooge! Tutti fanno festa e non si può nemmeno lavorare. E poi nessuna compagnia sembra dargli più calore della sua cassaforte! Finché la sera della vigilia, solo in casa, comincia a sentire tra le stanze strani rumori...


Risultati immagini per miracolo in una notte d'inverno libro immagineMiracolo in una notte d'inverno - Marko Leino - Feltrinelli - 272 pagine. Questo libro l'ho letto l'anno scorso per un gruppo di lettura. La particolarità del romanzo sta nei capitoli, divisi per giorni in una sorta di calendario d'avvento. Carina l'idea di leggere un capitolo al giorno per immergersi del tutto nello spirito natalizio!

Sinossi:Mentre giocano in riva al mare, due bambini trovano sul fondale una scatola di legno minuziosamente intarsiata, chiusa a chiave, ancora ben conservata. Quando la aprono, con l'aiuto del nonno, vi trovano un antico orologio da taschino e un biglietto ormai scolorito, sul quale è scritto: "Felice Natale, cara piccola Ada. Tuo fratello Nikolas". Pieno di stupore, il nonno ricorda una sorta di leggenda che aleggia sulla cittadina di Korvajoki, fin dai tempi in cui era un minuscolo villaggio di pescatori: "Immaginate di avere ali immense come quelle di un'aquila, che vi sollevano in aria e trasportano sopra il mare, fino all'isola della famiglia Pukki. Volate con la fantasia...". Nikolas abita con la famiglia sulla piccolissima isola di fronte alla costa, quando una furiosa tempesta fa naufragare i genitori e la sorellina. Il bambino, che ha solo cinque anni, viene adottato da tutte le famiglie del villaggio e piano piano dimentica la paura, accetta l'amore e scopre nuove fonti di gioia. Ma non dimentica mai l'amata sorellina, finché un giorno, nel villaggio, nasce una nuova bambina di nome Ada, che riesce a provocare in Nikolas un'incredibile trasformazione. Età di lettura: da 9 anni.

Risultati immagini per Rover salva il Natale libro immagineRover salva il natale - Roddy Doyle - Salani Editore - 160 pagine.
Babbo Natale era sempre bene informato. Teneva d’occhio tutti i bambini del mondo, i loro genitori e i loro amici a quattro zampe. Gli elfi gli spedivano i loro rapporti. Gli scrivevano cartoline, lettere e e-mail. Gli mandavano piccioni viaggiatori, cani San Bernardo e perfino un gufo che avevano preso in prestito da un ragazzino che si chiamava Potter. Quindi Babbo Natale sapeva che in giro c’era un solo animale in grado di sostituire Rudolph. Un cane. Un cane di nome ROVER! «Una storia antibuonista e geniale». D - La Repubblica

«Un esilarante racconto con strani folletti, gabbiani, cani parlanti. E con una morale: rispettiamo i bambini». L’Unità
«Un lungo, ininterrotto, felice, scatenato ‘esercizio di stile’». Andersen



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Fuga dal Natale - John Grisham - Mondadori - 154 pagine

Sinossi: Solo l'anno prima la famiglia Krank aveva speso 6100 dollari per preparare il Natale. Quest'anno papà e mamma Krank si trovano all'aeroporto per salutare, pochi giorni prima di Natale, la figlia Blair in partenza per una missione umanitaria in Perú. Un pensiero un po' folle si insinua in loro: che senso ha trascorrere il Natale senza Blair?! E se lo saltassero? E se utilizzassero quei 6100 dollari per la crociera ai Caraibi che da anni si sono sempre negati? Basta non andare dal rosticciere (che sollievo evitare la ressa), non invitare nessuno al party (troveranno certo dove andare quegli scrocconi), non montare nessun Frosty sul tetto (operazione, per altro, pericolosa per un uomo di cinquantaquattro anni). Il grande piano è deciso e messo in atto, prima in modo titubante, poi spavaldo. Ma il Natale, con la sua straordinaria potenza consumistica, con la sua ingombrante presenza moralistica, sta per prendersi la più esilarante e sferzante rivincita sui poveri Krank.Una favola classica dei tempi moderni, un'ironica provocazione che regala momenti di puro divertimento e che ci fa scoprire John Grisham geniale scrittore della commedia umoristica e disincantato osservatore di una tradizione di cui ormai non possiamo fare a meno.


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Prima di Natale - Eloisa James - Mondadori - 304 pagine

Sinossi: In uno splendido Natale, lady Poppy Selby, giovane e timida, incontra l'uomo che è certa di amare per sempre. L'irresistibile duca Fletcher sembra proprio il marito perfetto e il loro matrimonio è esattamente ciò che Poppy ha sempre sognato. Ma i sogni svaniscono all'alba e ora, quattro anni dopo, la fiamma del loro amore sembra ormai spenta. Eppure, Fletcher non è disposto a rinunciare alla donna che non ha mai smesso di desiderare. E di amare.



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Come fu che Babbo Natale sposò la befana - Andrea Vitali - Mondadori - 128 pagine

Sinossi: 

PER LA PRIMA VOLTA ANDREA VITALI, UNO DEGLI AUTORI PIÙ AMATI DELLA NARRATIVA ITALIANA, SCRIVE UNA FAVOLA DESTINATA A INCANTARE BAMBINI DI OGNI ETÀ.

UNA VERA FAVOLA DI NATALE, IN CUI PERSONAGGI E STORIE SI INTRECCIANO, IN CUI TUTTI I CONFLITTI SI RISOLVONO AL MEGLIO E I GRANDI RIESCONO FINALMENTE A LIBERARSI DAL CINISMO E DALLA RAZIONALITÀ CHE CONTRADDISTINGUONO IL MONDO ADULTO, RITORNANDO UN PO' BAMBINI, GUIDATI DA UN¿INCREDIBILE VOGLIA DI EMOZIONARSI E DI SOGNARE ANCORA
I capelli lunghi, la barba chiara, un camicione rosso a scacchi era comparso da dietro uno dei grossi alberi che stavano al di là della strada, proprio davanti a scuola. Tom l¿aveva guardato, era tale e quale a come suo padre glielo aveva descritto la sera prima,ogni dubbio era sparito, si trattava di Babbo Natale!
Un profumo di vischio nell'aria e una promessa di neve dal cielo annunciano l'imminente arrivo delle feste. Eppure nonostante il clima gioioso nel paese aleggia un¿atmosfera misteriosa e una domanda turba le notti di grandi e piccini¿Babbo Natale esiste davvero?
Cè chi ancora riesce a sognare e ne è sicuro, come il direttore didattico Remedio Imperio e chi è fermamente convinto del contrario come Irene Stecchetti, una mamma "quattrossa" dal cuore di vipera, tutta angoli acuti dal naso al sedere.
Intanto nei giardini nei pressi del lago si aggira un uomo anziano, senza documenti né fi ssa dimora, con barba lunga e pancione, che getterà nello scompiglio l'intero paese.


Tra tutti i libri sopra indicati ho letto solo "Miracolo in una notte d'inverno", e mi è piaciuto molto anche se è un pò triste ma la storia della nascita di Babbo Natale alla fine mi ha emozionato. Da leggere insieme ai vostri bambini o da regalare, Miracolo in una notte d'inverno è una piacevole lettura da assaporare in queste fredde giornate dicembrine magari coccolati dal caldo tepore di un caminetto scoppiettante. Se vi vengono in mente altri libri in tema natalizio scrivetelo nei commenti, scoprire nuovi libri e nuove storie ha sempre il suo fascino!




venerdì 25 novembre 2016

Waiting for Christmas...giveawey super libroso!!!

Buongiorno lettori incantati!!!
Scrivo questo post e mi tremano le dita!!! Perché? Questo è il mio primo giveawey organizzato sul blog!!! Mi sento super emozionataaaa! 
Ben dodici sono i libri messi in palio da noi blogger e ognuno di voi con un pizzico di fortuna può portarne a casa ben due! E allora cosa aspettate, iscrivetevi numerosi! Ma prima di illustrarvi le poche semplici regole necessarie per poter partecipare, un pensiero speciale va alle mie amiche blogger, grazie di cuore per il supporto e l'infinita pazienza...Francy del blog Il cuore in un libro, Stefy de blog La ragazza che annusava i libri, Nunzia del blog Libropatia e Sabrina del blog Reading at Tiffany's!!!

Ci saranno ben SEI vincitori e ognuno porterà a casa DUE libri. Il primo classificato si aggiudicherà quindi i libri che avrà indicato come sue prime scelte. Poi passeremo alle preferenze del secondo e così via fino al sesto, cercando di venire incontro quanto più possibile ai vostri desideri!
E ora a voi la scelta!!


I PREMI


DI SEGUITO VI LASCIO I TITOLI DELLE COVER CON LA RELATIVA SINOSSI:

- Ninfee Nere di Michel Bussi edito da Edizioni e/o, sinossi;

- Gli effetti speciali dell'amore di Angela Iezzi edito da Newton Compton Editori, sinossi;
- La città degli incontri proibiti di Robertis Carolina edito da Garzanti, sinossi;
- Il ritmo del mio cuore di Caisey Quinn edito da HarperCollins Italia, sinossi;
- L'amore arriva sempre al momento sbagliato di Brittainy C. Cherry edito da Newton Compton Editori, sinossi;
- L'abbazia dei cento inganni di Marcello Simoni edito da Newton Compton Editore, sinossi;
- Il linguaggio segreto dei fiori di Diffenbaugh Vanessa edito da Garzanti, sinossi;
- Al posto di un altro di Alle Eskens edito da Neri Pozza, sinossi;
- After di Anna Tood edito da Sperling & Kupfer, sinossi;
- Una stella tra i rami del melo di Annabel Pitcher edito da Salani Editore, sinossi;
- Ci proteggerà la neve di Sepetys Ruta edito da Garzanti, sinossi;
- La storia d'amore più bella del mondo di Massimo Incerpi edito da Newton Compton Editori, sinossi.



REGOLAMENTO

- Unirsi ai lettori fissi di tutti i blog partecipanti: Incanto dei Libri, Reading at Tiffany'sLibropatiaIl cuore in un libroLa ragazza che annusava i libri.
- Condividere l'evento sui social, riportando nei commenti il link delle condivisioni.
- Specificare, al momento dell'iscrizione al Giveawey, la preferenza riguardo i libri in palio (vi chiedo quindi una classifica personale da quello che più vorreste a quello che meno vi intriga) e la vostra email in modo da essere contattati in caso di vincita! 
- Condividere l'evento sui social.


A fine evento, tra tutti gli iscritti nei cinque blog, verranno estratti i sei vincitori tramite il sito Random.org.

Il termine ultimo per partecipare è il 15 dicembre fino alle 24. Nei giorni successivi provvederemo ad annunciare i vincitori e a contattarli tramite email.
Le spedizioni saranno effettuate dopo le vacanze natalizie, per evitare disguidi con le poste.


Infine vi ricordo che dovrete lasciare il vostro commento in un solo dei blog partecipanti




martedì 22 novembre 2016

Recensione - La Cattedrale del Mare di Ildefonso Falcones

Carissimi lettori buon martedì!

Il romanzo di cui sto per parlarvi ha avuto un grande successo, elogiato da tanti, molto discusso nell'ultimo mese per l'uscita del suo attesissimo seguito (Gli eredi della terra), e nonostante le infinite recensioni positive lette e rilette ero abbastanza titubante nel leggerlo! Perché? Vi lascio il mio pensiero...buona lettura!!!



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Tirolo: La cattedrale del Mare

Autore: Ildefonso Falcones

Casa Editrice: Longanesi

Genere: narrativa - romanzo storico

Pagine: 643
Prezzo: 18,60

"La cattedrale del mare" ha aspettato pazientemente nella mia libreria nella sezione dei libri ancora da leggere. Più di una volta sono stata sul punto di buttarmi nella sua storia ma puntualmente avevo altre letture da smaltire e così è passato non so quanto tempo!!! Sicuramente la sua etichetta di "romanzo storico" ha messo il freno alla mia curiosità, nonostante sia un'appassionata del genere sono anche consapevole che questo tipo di lettura va affrontato al momento giusto per non correre il rischio di rinunciarvi dopo qualche riga. Ed ecco arrivato il suo "momento", tanta voglia di una lettura abbastanza intensa e al contempo coinvolgente, così dietro il consiglio di una cara amica blogger mi sono fatta "coraggio" (ben 600 pagine separano dalla fine) e ho iniziato a leggere.

Spagna, 1320. Bernat Estanyol ha convolato a nozze con la bella Francesca nella propria Masseria. Un clima gioioso e di festa aleggia tra gli invitati ma purtroppo non destinato a durare a lungo... nel corso dei festeggiamenti il Signore di Bellera e i suoi cavalieri prendono prepotentemente parte al banchetto e successivamente abusano della sposa. Con quest'episodio Ildefonso Falcones ci introduce nella Spagna medievale con i suoi assurdi usi e costumi. Il diritto di giacere con la sposa di un servo la prima notte di nozze è una delle inammissibili regole in vigore nella Vecchia Catalogna. Chiamate infatti,"le male usanze", da questo spiacevole gesto ha inizio la storia di Bernat prima, e Arnau figlio, dopo. 
Il piccolo Arnau, ancora in fasce, arriva a Barcellona tra le braccia di Bernat. Quest'ultimo gli promette la libertà qualunque sia il prezzo da pagare. Arnau deve essere un uomo libero e Barcellona, città ricca e fluente, incoraggia la speranza di Bernet. Qui vige la regola che dopo un anno di permanenza si acquista in automatico la cittadinanza barcellonese, sinonimo di libertà!
Una libertà che verrà conquistata con tanto lavoro, sacrifici, sudore, conflitti e ingiustizie. 
La Barcellona medievale fa da sfondo alle tante vicissitudini e inoltre assistiamo alla costruzione della Cattedrale del Mare dove lo stesso Arnau diventando un "bastaixos" contribuirà alla sua edificazione. Lui impregnerà le pietre del proprio sangue e il peso immane dei massi trasportati sulla schiena verrà sopportato solo dall'immensa devozione che nutre verso la Vergine Maria che lo guiderà nelle scelte e lo sosterrà nei momenti difficili. 
Sempre con lo sguardo rivolto alla Madonna del Mare, Arnau ci fa vivere la Barcellona dell' epoca in ogni sua sfaccettatura; passeggiamo nelle strade affollate delle piazze della città, ammiriamo il blu del mare dalla riva delle sua meravigliosa spiaggia ed entriamo in punta di piedi nelle botteghe di abili artigiani, ma tante saranno anche le situazioni poche piacevoli che l'autore ci costringe ad assistere, come i numerosi stupri, i sanguinari conflitti o ancora la catastrofica peste che decimerà la popolazione catalana. Il tutto ci viene descritto con dovizia di particolari, complice una scrittura precisa nell'esporre i molteplici accadimenti storici. Le numerose vicende storiche si intrecciano alla finzione tipica del romanzo e il risultato che ne viene fuori è sorprendente. Dietro la stesura del romanzo, infatti, c'è stato un gran lavoro di ricerca storica non indifferente. Purtroppo tutta questa storia ha rallentato in alcuni punti la narrazione, rendendola pesante e noiosa, troppi nomi impronunciabili di re  e tanti i conflitti che mi hanno fatto distogliere l'attenzione dalla storia di Arnau. 
Concludendo mi viene da fare un appunto sui personaggi femminili. Tutte chi in un modo chi nell'altro sottomesse alla sfrontatezza e alla prepotenza della nobiltà. Donne imprigionate in ruoli ben definiti, coraggiose e vendicative, tingono di rosa le vicende di Arnau offrendo un po' di leggerezza alle lunghe e a volte infinite seicento e più pagine!

giovedì 17 novembre 2016

Conosciamo l'autore #1 - Louise Erdrich e i suoi romanzi

Buon pomeriggio lettori incantati!

"Conosciamo l'autore" è una nuova rubrica che pubblicherò una volta al mese e sarà completamente dedicata a un  solo autore e alle sue opere. L'intento è quello di conoscere nuove letture e autori che per i più svariati motivi ci sfuggono. Spesso mi capita di imbattermi in romanzi che non conosco e per saperne di più faccio delle piccole ricerche. 
In questi giorni i miei occhi sono stati rapiti da una cover, che trovo favolosa, e leggendo la sinossi penso che anche la storia meriti. Sto parlando dell' ultimo romanzo di Louise Erdrich, LaRose edito da Feltrinelli, pag. 464, prezzo 20,00 euro.

Finalista al premio Pulitzer con Il giorno dei colombi.
Vincitrice del National Book Award con La casa tonda.
Louise Erdrich completa la sua trilogia ideale ambientata tra gli indiani ojibwe del Nord Dakota.


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Sinossi: Nella riserva di indiani ojibwe, resa familiare dai precedenti romanzi di Louise Erdrich, serpeggiano i timori per l’approssimarsi della fine del secondo millennio. Le famiglie di due sorelle si preparano ai festeggiamenti natalizi. Tutto sembra andare normalmente – a parte le paure ossessive del bug che tormentano Peter, uno dei due capifamiglia –, quando una tragedia ben più reale della prevista fine del mondo si abbatte sulla riserva: un giorno, andando a caccia di un cervo di cui ha seguito le tracce per tutta l’estate, il cognato di Peter, Landreaux, vede finalmente sbucare da un bosco la sua preda, spara, ma quando si avvicina scopre di aver ucciso non l’animale ma Dusty, suo nipote. Con questo inizio fulminante Louise Erdrich entra a spron battuto in un vasto labirinto. L’uccisione del bambino getta nella disperazione i genitori e pone l’altra coppia davanti a un dilemma: secondo le antiche tradizioni indiane, chi aveva privato una famiglia di un figlio poteva riparare affidandole un ragazzo equivalente. Chi meglio del figlio dell’assassino potrà alleviare in qualche modo il dolore di Peter e Nola? Detto, fatto: LaRose viene “ceduto” agli zii, nella speranza che questo valga anche a placare ogni sentimento di vendetta che covi nel loro animo.


I ROMANZI DI LOUISE ERDRICH


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La casa tondaLouise Erdrich - Feltrinelli - pag. 384 - 19,00 euro 

Sinossi: 1988. La comunità di una riserva indiana nel North Dakota è scossa da un crimine di un’efferatezza inedita per quei luoghi. La moglie del giudice Coutts, Geraldine, che ha subìto l’aggressione, si è chiusa nel silenzio ed è caduta in una profonda depressione. Se è viva, lo deve alla propria presenza di spirito: ha approfittato di un momento di distrazione dell’assalitore ed è fuggita in automobile. Sembra che dopo averle usato violenza, l’uomo abbia tentato addirittura di bruciarla viva cospargendola di benzina. ‟Sembra”, perché la faccenda presenta molti lati oscuri e perché la vittima si rifiuta di parlarne.Assistito dalle due polizie che operano all’interno della riserva, quella indiana e quella americana, Coutts inizia a indagare. Ma Coutts non è un giudice d’assalto, il suo lavoro si è sempre limitato a liti tra vicini, furtarelli, piccole truffe, ubriachezza, un po’ di droga. Toccherà al figlio tredicenne Joe intervenire per cercare di far luce sul mistero.
La casa tonda è un giallo veloce ed emozionante, un romanzo di formazione con un narratore protagonista memorabile che si muove sullo sfondo di efferati crimini a sfondo razziale. Tutti elementi che hanno convinto pienamente lettori, critici e scrittori del calibro di Philip Roth e che inseriscono a pieno merito La casa tonda nella più classica e migliore tradizione letteraria americana, quella de Il buio oltre la siepe di Harper Lee.

La casa tonda è un giallo veloce ed emozionante, un romanzo di formazione con un narratore protagonista memorabile che si muove sullo sfondo di efferati crimini a sfondo razziale. Tutti elementi che hanno convinto pienamente lettori, critici e scrittori del calibro di Philip Roth e che inseriscono a pieno merito La casa tonda nella più classica e migliore tradizione letteraria americana, quella de Il buio oltre la siepe di Harper Lee.


Risultati immagini per il giorno dei colombi libro immagineIl giorno dei colombi - Louise Erdrich - Feltrinelli - pag. 400 - 19,00 euro
Sinossi: 

L’ambiente è quello descritto così bene da Louise Erdrich ne La casa tonda e nei suoi romanzi precedenti: le riserve indiane degli stati settentrionali americani, quelli al confine con il Canada, in questo caso il North Dakota. Qui il romanzo si apre, all’inizio del Novecento, con la breve descrizione di una strage. Qualcuno ha sterminato una famiglia, lasciando viva, aggrappata alle sbarre del lettino, solo una bambina. Questo delitto – mai risolto nel corso degli anni – sarà soltanto la prima di una lunga serie di vicende, drammatiche e comiche in giusta proporzione, che ci verranno raccontate di volta in volta da Evelina Harp, controfigura dell’autrice tra infanzia e adolescenza; da suo nonno, il vecchissimo Mooshum, grande affabulatore di aneddoti e tall stories nella tradizione pellerossa; e dal giudice Antone Bazil Coutts, un sanguemisto che dopo aver diretto per anni un cimitero occupa lo scranno di magistrato delegato a dirimere piccole controversie secondo le leggi tribali in vigore.


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Passo nell'ombra - Louise Erdrich - Feltrinelli - pag. 208 - 16,00 euro

Sinossi: Irene America e suo marito sono logorati da un rapporto d'amore ormai degenerato. Gil è un pittore affermato, Irene l'ossessivo soggetto dei suoi quadri. Coronata dalla nascita di tre splendidi figli, l'unione di Irene e Gil dovrebbe rientrare nello schema del Sogno Americano. Invece, dopo molti anni di matrimonio, la loro vita sta precipitando in una spirale distruttiva, percorsa da tensioni e litigi. La spiegazione è in questa frase di Irene: "Tu vuoi possedermi. E io ho commesso un errore: ti amavo e ti ho lasciato credere che potevi farlo". Così la donna, sapendo che il marito legge di nascosto il suo diario, decide di servirsene per manipolarlo e comincia a tenerne due: uno per i pensieri che non vuole confidargli e l'altro in cui lo mette continuamente fuori strada e gli insinua gravi dubbi sulla propria fedeltà. Dalle sue note Gil ricava l'impressione di avere perso la sua presa su di lei. Irene non lo ama più. Irene si nasconde. Irene ha deciso di lasciarlo.
In un crescendo di egoismi e meschine vendette, sempre morbosamente attuate in una cornice di complicità, si arriva al drammatico ma inevitabile finale. Passo nell'ombra è la storia di un amore devastante ma nello stesso tempo unico e indissolubile.


CONOSCIAMO L'AUTORE


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Louise Erdrich, nata in Minnesota nel 1954, è autrice di quattordici romanzi, poesie, racconti, libri per l’infanzia e di un memoir sulla sua precoce maternità. Molto premiata per la sua opera, è unanimemente considerata una delle più importanti scrittrici americane contemporanee. Ha pubblicato con Feltrinelli: Tracce (1992), La casa di betulla (2006), Passo nell’ombra (2011), La casa tonda (2013), con cui si è aggiudicata il National Book Award 2012, Il giorno dei colombi (2013), finalista al premio Pulitzer per la narrativa nel 2009, e LaRose (2016).



Un post un po' lunghetto ma ne vale la pena, trovo che i romanzi di Louise Erdrich debbano essere letti. Un'autrice che ho scoperto da poco e che non mi farò sfuggire! Sicuramente mi regalerò LaRose, ho voglia di allontanarmi dai miei soliti schemi di lettura e provare a leggere qualcosa di nuovo. Ora la parola passa a voi, conoscete questi romanzi? Avete mai letto qualcosa di quest'autrice? Quale vi ha incuriosito? Commentate, commentate e commentate, fatemi conoscere il vostro pensiero! 

Vi aspetto al prossimo mese con "Conosciamo l'autore"!!!

sabato 12 novembre 2016

Una serata in libreria #3


"Ci piacciono i libri ma ci piace di più la gente che li legge"


Buon sabato cari lettori, oggi fa veramente molto freddo, un clima perfetto per starsene al calduccio in casa sotto una copertina di plaid con un bel libro tra le mani, che ne dite? Il mio pomeriggio ideale...

Dopo una lunga pausa ritorna la mia rubrica ideata grazie al gruppo di lettura al quale prendo parte una volta al mese presso la Libreria Tasso di Sorrento, dove ci riuniamo per discutere della lettura appena conclusa e ci impegniamo a sceglierne una nuova. Potete ben immaginare che la scelta non sempre ci risulta semplice, non tutte abbiamo gli stessi gusti, i libri sono tanti così come le continue novità, insomma io personalmente acquisterei tutta la libreria...ahahah!
Bando alle chiacchiere e veniamo a noi, l'intento di questo piccolo spazio è quello di condividere con voi la nostra scelta "librosa" e ammetto che questa volta sono più che soddisfatta, curiosi? 


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Titolo: Ogni mattina a Jenin

Autore: Susan Abulhawa
Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Anno edizione: 2011
Pagine: 390

Sinossi: Un romanzo struggente che può fare per la Palestina ciò che il "Cacciatore di aquiloni" ha fatto per l'Afghanistan. Racconta con sensibilità e pacatezza la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di "senza patria". Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore. Il romanzo era stato pubblicato nel 2006 con il titolo Nel segno di David.




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Susan Abulhawa, cittadina americana, nasce da una famiglia palestinese in fuga dopo la Guerra dei Sei Giorni e vive i suoi primi anni in un orfanotrofio di Gerusalemme. In seguito abita in diversi paesi, tra cui anche il Kuwait e la Giordania. Si laurea in scienze biomediche all'Università della South Carolina ed ebbe una brillante carriera nell'ambito delle scienze mediche.
Susan Abulhawa è autrice di numerosi saggi sull'argomento, per cui è stata insignita nel 2003 del premio Edna Andrade, relatrice a diversi convegni e attivista in ambito umanitario, ha fondato l'associazione Playgrounds for Palestine, che si occupa soprattutto dei bambini dei Territori Occupati. Vive in Pennsylvania. I suoi articoli sulla situazione palestinese sono apparsi su numerose riviste, tra le quali «New York Daily News», «Chicago Tribune», «Christian Science Monitor» e «Philadelphia Inquirer». Nel 2006 Sperling & Kupfer pubblica il suo romanzo Nel segno di David, nel 2011 esce per Feltrinelli Ogni mattina a Jenin, e nel 2015 Nel blu tra cielo e mare, sempre per Feltrinelli



"Ogni mattina a Jenin" non è stata una scelta facile, tra le sue pagine si cela una storia struggente, malinconica e ricca di punti di riflessione. Questo romanzo ci è stato consigliato da un'amica del gruppo che lo aveva appena letto e ha affermato che attraverso la sua lettura si viene a conoscenza  dell'attuale situazione palestinese vista da una diversa prospettiva, non quella raccontata dai media e molto lontana dal nostro pensiero. Insomma una storia non semplice da affrontare ma sono sicura che lascerà il segno, o almeno lo spero. Aspettative alle stelle!!! E voi che ne pensate? Lo avete leggo, lo leggerete o non rientra tra i vostri generi letterari? A presto e...buon weekend!