giovedì 29 ottobre 2015
mercoledì 28 ottobre 2015
Anteprima - "Il mito vegetariano" di Lierre Keith
Buon pomeriggio lettori e buon mercoledì!
Oggi voglio parlarvi di un libro diverso dal solito ma non per questo meno interessante, Il mito vegetariano di Lierre Keith. Un pamphlet coraggioso e polemico che rovescia molti luoghi comuni sulla nostra alimentazione. Ecco il pensiero di un famoso medico, nutrizionista, Michael R. Eades, autore di Protein Power e Il metoto Slow - Burn "Se conoscete una ragazza che vuole diventare vegetariana: datele questo libro: sarà il più prezioso regalo per la sua salute fisica e mentale"
DAL 29 OTTOBRE IN LIBRERIA
Titolo: Il mito vegetariano
Autore: Lierre Keith
Editore: Sonzogno, pag. 384
Prezzo: 17,50 euro
"Non è stato un libro facile da scrivere, e per molti non sarà facile da leggere. Sono stata vegana per quasi vent' anni, animata da ragioni nobili e dal desiderio di salvare il pianeta, la sua natura selvaggia, le specie in via d' estinzione e di non partecipare all' orrore degli allevamenti intensivi. Non volevo che il mangiare significasse uccidere animali. Insomma, sono stata anch' io vittima del mito vegetariano e dei suoi molti malintesi. Intendiamoci, coltivo ancore gli stessi ideali, mi batto per la salvezza del nostro pianeta. Ora però, forse anche a causa dei danni che la mia alimentazione estrema mi provocava, ho aperto gli occhi. E ho capito come funziona il ciclo vitale, e quanto sia giusto, ma anche crudele. ho capito che l' agricoltura, lungi dall' essere la soluzione, è l' attività più distruttiva che gli esseri umani abbiano imposto al pianeta e comporta la distruzione di interi ecosistemi. la verità è che la vita non è possibile senza la morte, e che - indipendentemente da ciò che mangiate - qualcuno deve morire per alimentarvi." Lierre Keith
SFOGLIA IN ANTEPRIMA
Lierre Keith (1964), americana, ha al proprio attivo numerose battaglie in difesa del pianeta e dei diritti delle donne. Questo è il suo primo libro pubblicato in Italia.
Il suo sito è www.lierrekeith.com
domenica 25 ottobre 2015
Blogger League 21# - The bookish teapot
Buona domenica lettori!!!
Dopo quasi un mese di latitanza, ritorna la Blogger League, oggi è la volta del blog di Elisa The bookish teapot. Conosciamola insieme attraverso le famose cinque domande.
- Oltre ad essere una blogger chi sei nella vita di tutti i giorni?
Sono una ragazza (prossima ai 30, sigh!), che ha preso il coraggio, più di un anno fa, di separarsi dalla famiglia e dagli affetti per inseguire e costruire il proprio futuro all' estero. Vivo e lavoro in Germania da giugno 2014, e da allora sono cresciuta - credo - non avrei mai potuto fare in Italia.
- Come mai hai deciso di ritagliarti il tuo angolo virtuale? Parlaci del tuo rifugio, quali sono gli argomenti che tratti?
L' idea di questo blog è nata sul finire del 2012 per puro caso: volevo avere un piccolo spazio dove scrivere la mie recensioni e condividerle con gli altri. Non mi ero immaginata grandi cose, poi man mano che il tempo passava ho provato ad organizzare delle iniziative ma a lungo andare i miei impegni personali mi hanno privata del tempo che dedicavo al blog. ora sono poche le cose extra che tratto a parte le recensioni: come vedete, sono tornata alle origini! (Polvere siamo e polvere ritorneremo).
- Perché le persone dovrebbero diventare tuoi lettori fissi?
Potrei dirvi perché NON dovrebbero diventare miei lettori fissi: perché sono incostante e sparisco per lunghi periodi dalla blogsfera. Questo significa lavoro = poco tempo, purtroppo. Però, a parte gli scherzi, penso che chi mai volesse conoscermi e capire come sono, allora dovrebbe seguirmi, o almeno seguire quello che (di rado) scrivo, perché in ciò che pubblico c' è sempre una parte di me.
- Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Non ho grandissimi sogni a dire la verità. Diciamo che prima o poi vorrei terminare quei due librettini che ho iniziato a scrivere (una cosuccia da poco, direbbe la modestia in me!). Ma il desiderio che mi sta più a cuore invece è una famiglia.
- Vuoi fare un augurio speciale agli altri membri della League?
Più che un augurio è un consiglio dettato dalla mia esperienza: siate costante e portate avanti l' impegno che vi siete presi con il vostro blog. Non fate come me, che - purtroppo - lo sto lasciando, con la mia assenza, morire a poco a poco.
venerdì 23 ottobre 2015
Recensione - "Giochi di Ombre" di Giovanna Evangelista
Buondì cari lettori,
Come procedono le vostre letture? Bè, io non mi posso lamentare!!!! Il clima autunnale è il mio preferito, pioggia, copertina, divano e caminetto si incastrano perfettamente con un bel libro, infatti ho ripreso a pieno ritmo le mie letture, recuperando tutto ciò che mi sono persa in quest' afosissima estate!
Ma ora basta con le chiacchiere...vi lascio la mia ultima recensione, Giochi di Ombre di Giovanna Evangelista, edito da Lettere Animate, pag. 179 e colgo l' occasione per ringraziare l' autrice che gentilmente mi ha inviato una copia del romanzo!!!
Sinossi: Liam è un giovane studente fuori sede che nasconde un inquietante segreto: nei suoi incubi appare una donna senza volto che gli sussurra sempre le stesse parole. Questi incubi sono un tormento per lui; gli si presentano ogni notte, sempre uguali da quando era bambino. Ormai, dopo vent' anni, Liam ha imparato a conviverci, credendosi pazzo. Non sa che, una sera come le altre, un' inquietante verità inizierà a prender forma, rivelando un passato che doveva restare nascosto.
Il mio pensiero:
questo è un romanzo che ho letto tutto d' un fiato, tanta era la voglia di arrivare all' epilogo e districare la matassa! Il racconto, infatti, già dalle primissime pagine induce il lettore in confusione e mille sono le ipotesi che ho formulato, tutte destinate purtroppo a crollare come un castello si sabbia appena voltavo pagina.
Gaia è una giovane ragazza che dopo un lungo periodo vissuto in solitudine e grande infelicità, decide che la vita è troppo breve per poter essere sprecata, e consapevole della sua bellezza si rimette in gioco, riprova a vivere ma soprattutto a sentirsi viva. Decide, così, di iscriversi ad un corso di pittura, per poter esternare attraverso la creatività le sue emozioni, Your Emotions, il nome del corso che le cambierà la vita.
Liam è un giovane universitario e da circa vent' anni i suoi sogni sono tormentati dalla presenza di una donna. Una donna senza volto che le ripete costantemente sempre le stesse parole - "Starai bene, sarai felice".
Cosa avranno in comune Gaia e Liam? In apparenza nulla, la due storie inizialmente corrono su diversi binari, l' autrice ci svela un pò alla volta, ci confonde, ci ammalia, ci disorienta. Siamo indotti a leggere per mettere ordine alle nostre congetture e ciò che scopriremo alla fine ci sorprenderà!
Nonostante la storia c' è si percepisce che ci troviamo davanti a un romanzo d' esordio, in alcune parti ho trovato la scrittura acerba, ma tutto sommato la prosa scorre fluida, la storia ti rapisce.
Giochi di Ombre ha diverse sfaccettature, va dal thriller al romanzo rosa con una scia di mistero che suggestiona un pò la lettura. I personaggi sono descritti in modo essenziale, le emozioni di ognuno trasparano nella giusta dose senza appesantire la narrazione. E' un romanzo che mi ha coinvolta, quindi lo consiglio, lo definirei un soft thriller, di quelli che ti confondono le idee, non ti annoiano e ti tengono in piacevole compagnia.
VOTO: TRE ROSE E MEZZO
martedì 20 ottobre 2015
La trilogia della Ibis - "Diluvio di fuoco" di Ghosh Amitav
Buon martedì cari lettori!!! Oggi da me diluvia, tempo perfetto per rintanarsi in casa, accoccolarsi sul divano con plaid e libro, e voi? Cosa state leggendo di bello?
Oggi voglio segnalarvi una bella uscita, Diluvio di fuoco di Ghosh Amitav, terzo volume della trilogia della Ibis, seguito di Il fiume dell' oppio e Mare di papaveri.
Perchè ho deciso di parlarvi di quest' uscita? Prima di tutto è un Neri Pozza e io adoro i libri di questa Casa Editrice, in secondo luogo i miei occhi sono stati rapiti dalle bellissime cover, ma poi... vogliamo parlare della storia?
Questi tre volumi sono entrati a pieno diritto nella mia wishlist, mi sono promessa di leggerli, le loro recensioni mi hanno stregata e poi l' ambientazione e la pagina di grande storia che racchiudono meritano assolutamente. Ci troviamo nel lontano '800 a bordo di un veliero, l' Ibis, nelle acque tumultuose dell' Oceano Indiano per combattere la guerra dell' oppio, siete pronti ad intraprendere questo avventuroso e meraviglioso viaggio in compagnia di personaggi unici dalle diverse etnie e ceti sociali? Insomma in questa trilogia c' è di tutto, una lettura intensa, ma soprattutto un viaggio unico!!!
Di seguito vi presenterò le schede tecniche di tutti e tre i romanzi.
I Volume
Titolo: Mare di papaveri
Editore: Neri Pozza, pag. 544
Sinossi: Cuore di questa saga epica, l'Ibis, un veliero che, negli anni Quaranta del XIX secolo, solca le acque tumultuose dell'Oceano Indiano per combattere la guerra dell'oppio, il conflitto che, con il trattato di Nanchino, sancì la definitiva espansione dell'impero britannico nei mercati d'oltremare e che fu scatenato dalla Compagnia delle Indie orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra Gran Bretagna e Cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. Nel suo avventuroso viaggio, l'Ibis reca a bordo un'umanità davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un raja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. A mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare se stessi "fratelli di navigazione".
II VOLUME
Editore: Neri Pozza, pag. 586
Sinossi: È il settembre del 1838 quando una terribile burrasca si abbatte sulla Ibis, la goletta a due alberi in viaggio verso Mauritius con il suo carico di "coolie", di "delinquenti". Come un uccello mitologico in balia del vento, con il bompresso come un grande becco e le vele come due enormi ali spiegate, la Ibis resiste miracolosamente alla furia dell'uragano. Nel fracasso della tempesta, tuttavia, tra lampi, tuoni e marosi, una scialuppa si allontana lestamente dalla goletta. È una barca di fuggitivi e a bordo reca due lascari, i leggendari marinai che parlano una lingua tutta loro, e tre coolie che dovrebbero scontare la loro pena a Mauritius: Kalua l'ex lottatore strappato ai campi di papaveri indiani, Ah Fatt, il figlio di un ricco mercante di Bombay e di una donna cinese, Neel, il raja di Raskhali che ha sperperato la sua ricchezza, indebitandosi con i mercanti inglesi e finendo galeotto nella stiva della nave inglese. Qualche giorno dopo attracca a Mauritius un brigantino anch'esso male in arnese dopo una traversata segnata da disgrazie e tragedia: il Redruth di Fitcher Penrose, il cacciatore di piante. A Port Louis, però, Fitcher ha di che rallegrarsi. Nel porto di Mauritius fa, infatti, bella mostra di sé uno dei più venerati orti botanici del mondo in cui hanno prestato la loro opera lo scopritore della buganvillea e quello del pepe nero. Secondo volume della trilogia della Ibis.
III VOLUME
In libreria dal 22 ottobre
Editore: Neri Pozza, pag. 624
Sinossi: È il 1840 a Canton e l’opera del commissario Lin, inviato dall’Imperatore a porre fine al contrabbando dell’oppio per salvare le terre del Celeste Impero, ha già mutato il volto della città. Dell’antica Fanqui-town, l’enclave straniera, è rimasto poco o nulla. La factory britannica, un tempo l’edificio più affaccendato e grandioso dell’enclave, è chiusa e sbarrata, le verande deserte, le lancette dell’orologio del campanile ferme. I mercanti inglesi sono stati espulsi; non prima, però, d’aver consegnato l’intero carico celato nelle stive delle loro navi. Le confische imperiali cinesi, tuttavia, non passano affatto sotto silenzio a Londra. Troppo importante l’oppio per le casse della regina, e troppo grandi e innumerevoli le opportunità di profitto in quella zona del mondo, per non scatenare una guerra sotto l’insegna della libertà di commercio. Gli uomini della Ibis – ciurma, passeggeri e coolies – si ritrovano nel cuore del conflitto sotto bandiere diverse, a rappresentare le opposte culture, tradizioni, costumi in gioco in quel confronto globale. Convinto che una spedizione britannica, favorita dal denaro dei mercanti, possa non soltanto generare enormi profitti, ma inaugurare anche un nuovo tipo di guerra in cui gli uomini d’affari siano protagonisti a pieno titolo, il proprietario della Ibis, Mr Burnham, spedisce la goletta, carica d’oppio, nelle acque del Mar Cinese Meridionale. E nomina commissario di bordo l’americano Zachary Reid, risoluto nel suo nuovo compito al servizio degli inglesi, ma sempre ossessionato dal ricordo dell’enigmatica Paulette Lambert. Neel, l’ex raja di Raskhali caduto in rovina e artefice di una rocambolesca fuga dalla Ibis in compagnia di un gruppo di detenuti, i famigerati coolies, sceglie, invece, la sponda opposta, e a Canton figura tra gli informatori di rilievo del commissario Lin, e del suo tentativo di dotare la marina del Celeste Impero di imbarcazioni adeguate al confronto con la potente flotta britannica. Perso ogni contatto col padre, Raju, il figlio di Neel, parte alla volta di Canton deciso a ritrovarlo e finisce arruolato come pifferaio nella Bengal Native Infantry, il corpo dei sepoy nelle cui fila milita, orgoglioso e impettito nella sua impeccabile divisa, l’havildar Kesri Singh, fratello di Deeti, la vedova ribelle. Il giovane lascaro Jodu, infine, convertitosi agli insegnamenti del Profeta, decide di combattere dalla parte degli infedeli che adorano idoli e animali piuttosto che di quelli che adorano macchine e bandiere.
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